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Luigi Scotti ministro per due mesi


Il sottosegretario alla Giustizia Luigi Scotti sarā nominato oggi ministro e Romano Prodi lascerā l'interim. Sempre oggi č previsto il giuramento nelle mani del Capo dello Stato. Settantasei anni, napoletano, Luigi Scotti ha alle spalle un lunghissima carriera in magistratura culminata con la presidenza del Tribunale di Roma, incarico che ha lasciato quando due anni fa č diventato sottosegretario alla Giustizia. Non č la prima volta che a diventare Guardasigilli é un ex magistrato: Vincenzo Caianiello e Filippo Mancuso lo dimostrano. Certo č che Scotti ha svolto in questi due anni una delicata funzione di mediazione con la magistratura, dopo il periodo di braccio di ferro con l'ex ministro Roberto Castelli sulla riforma dell'ordinamento giudiziario. Dopo aver rinunciato a candidarsi alle politiche del 2006 per evitare ulteriori polemiche sulla 'politicizzazione' della magistratura, Scotti č arrivato al ministero come sottosegretario e da subito si č messo a lavorare di cesello alle modifiche alla 'controriforma' Castelli contro cui lui stesso, da presidente del Tribunale di Roma, aveva protestato, indossando la toga nera in segno di lutto durante la cerimonia dell'anno giudiziario del 2005. Conosciuto da tutti come instancabile lavoratore, era giā stato al ministero della Giustizia nel 1982 come vice-capo del legislativo e, dopo tre anni, assunse l'incarico di capo dell'ufficio. La sua carriera in magistratura č cominciata nel 1959: dopo aver svolto la sua attivitā giovanile come giudice a Napoli (presso il tribunale e poi presso la corte di appello), nel 1976 č stato eletto come componente del Csm, dove resta fino al 1981. Nel 1987 č stato nominato magistrato di cassazione con funzioni direttive superiori. Dieci anni dopo, nel 1997, presidente del Tribunale di Roma. Nel 2006 sottosegretario alla Giustizia. Ora Guardasigilli, fino al 14 aprile, quando si tornerā a votare.