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Stefio a processo per i mercenari in Iraq


Con l'accusa di «arruolamenti o armamenti non autorizzati a servizio di uno Stato estero» (art.288 codice penale), il gup del tribunale di Bari Anna Rosa De Palo ha rinviato a giudizio Salvatore Stefio (siciliano, di 38 anni) e Giampiero Spinelli (trentaquattrenne originario di Sammichele di Bari e amico di Cupertino): i due sono accusati dell' arruolamento degli ex ostaggi italiani Umberto Cupertino, Maurizio Agliana e Fabrizio Quattrocchi sequestrati assieme a Stefio il 12 aprile 2004 in Iraq. Quattrocchi fu ucciso dai sequestratori, gli altri tre furono liberati dopo 56 giorni di prigionia.
Il Giudice per l'udienza preliminare ha così accolto la richiesta dei pm. «Mercenari al soldo dello straniero»: questa in soldoni l'accusa della procura di Bari sul reclutamento delle guardie private italiane, che nel 2004 partirono per l'Iraq e anziché trovare un ingaggio furono rapiti da un gruppo di terroristi iracheni. Dopo due anni di indagini le conclusioni della procura di Bari nel settembre scorso contestò il reato dell'ingaggio di mercenari. L'ipotesi di reato era che «avevano proceduto all'arruolamento nel territorio dello Stato italiano e senza l'approvazione del governo (di quattro guardie private, ndr), affinché militassero in territorio iracheno in favore di forze armate straniere (anglo-americane, per la precisione), in concerto e in cooperazione con le medesime, in contrapposizione a gruppi armati stranieri». I due erano accusati per l'arruolamento di Maurizio Agliana, Umberto Cupertino, Fabrizio Quattrocchi, poi catturati assieme a Stefio, e di Dridi Forese, un ex alpino che non prese parte alla spedizione.Da leggere:EroiUn eroe poco eroico e la legge in Afghanistan