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Italiani, sempre meno figli. Uno su 10 è di immigrati


Le più recenti statistiche collocano il nostro Paese agli ultimi posti tra i paesi per tasso di fertilità, con un valore per il 2007 pari a 1,29 figli per donna. Il bilancio demografico nazionale, però, è in positivo, un dato reso possibile dall’alto tasso di natalità dei cittadini stranieri. È, infatti, figlio di immigrati un bambino su 10 (10%), mentre, paradossalmente, gli stranieri rappresentano il 5% della popolazione italiana. È quanto emerge da uno studio del Centro Artes di Torino, specializzato nella diagnosi e nel trattamento della sterilità di coppia. Il tasso di fertilità nei 15 paesi dell’Unione Europea fra il 1960 e il 2007 è sceso da 2,59 a 1,50 figli per donna, mentre in Italia si è quasi dimezzato (dal 2,41 all’1,29).L’aumento demografico, invece, cresce grazie ai cittadini stranieri. Al 1° gennaio 2007 gli immigrati residenti in Italia sono 2.938.922; rispetto al 2006 gli iscritti in anagrafe aumentano del 10,1%. La popolazione italiana, a gennaio del 2007 è pari a 59.157.091 persone (dati Istat). Gli immigrati regolari sono quindi quasi il 5% della popolazione. La crescita della popolazione straniera residente nel nostro paese non è dovuta al saldo migratorio, costante secondo l’Istat, ma all’aumento dei nati di cittadinanza straniera: il saldo naturale (differenza tra nascite e decessi) risulta in attivo per 57.765 unità.