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Bossi minaccia: federalismo, i fucili sono sempre caldi


Forse galvanizzato dall’ovazione con cui è stato accolto al suo ingresso nell’emiciclo di Montecitorio, Umberto Bossi fa capire subito che tipo di legislatura ci attende. Le vecchie minacce leghiste diventano quasi programma. «Non so cosa vuole la sinistra – ammonisce - noi siamo pronti, se vogliono fare gli scontri io ho trecentomila uomini sempre a disposizione, se vogliono accomodarsi». Il leader del Carroccio offre la sua personale interpretazione della legislatura “costituente” evocata a giorni alterni da Berlusconi: «Siamo qui per il federalismo e per cacciare i clandestini». All’opposizione ricorda che «i fucili sono sempre caldi», con il conseguente «augurio» che «la sinistra scelga la via delle riforme, non come l'altra volta che non vollero assolutamente la riforma federale».