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Concita, l'Unità si rimette in sesto


Concita De Gregorio ha accettato la proposta di Renato Soru, nuovo editore dell'Unità, di dirigere il quotidiano e spiega che giornale ha in mente in un'intervista a Prima Comunicazione: "Io non sono una militante politica, non ho nessuna tessera, il giornale per me è un giornale, è di tutti, è di chi lo compra, di chi lo legge", dice. "E' anche evidente che L'Unità è un giornale che ha una sua tradizione. Ma un giornale si misura sulla sua qualità e non sulla sua appartenenza. Credo che da me vogliano questo. E io non posso essere destinata a un lavoro che non sia quello del giornalismo. La forza di un giornale è nei fatti. Questo so fare, questo farò". Poco dopo l'anticipazione dell'intervista, però, si scatena la bufera. A partire dalla smentita della stessa De Gregorio: "Ho ricevuto una proposta per la direzione dell'Unità, proposta che giudico interessante e che sto valutando ma al momento non c'è nulla di formale". E il CdR del quotidiano tuona: "Non risulta che sino ad oggi vi sia stato alcun atto formale o informale d'incarico della proprietà a favore di Concita De Gregorio. Siamo all'annuncio del cambio di direzione 'via intervista'? L'Unità è un giornale che si misura ogni giorno in edicola, con una redazione orgogliosa della sua professionalità ed autonomia, garantita anche in questi tempi difficili, dalla direzione di Antonio Padellaro. A nome della redazione chiediamo rispetto e chiarezza. Se vi sono decisioni da prendere le si prendano nel rispetto rigoroso delle forme e soprattutto delle persone, assumendosene in modo chiaro tutte le eventuali responsabilità. Perché la vita del giornale non può più essere segnata dall'incertezza sul suo presente e sulle sue prospettive. Da tempo chiediamo al nuovo editore Renato Soru un piano preciso di rilancio dell'Unità".