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La Bulgaria promette a Bruxelles “azioni rapide e concrete” contro la corruzione


La Bulgaria si dice pronta ad ubbidire alle ingiunzioni di Bruxelles. La conferma del congelamento di 500 milioni di euro di fondi comunitari ha dato la scossa al governo di Sofia. A intervenire è stato direttamente il primo ministro Sergei Stanishev. “Accettiamo quanto deciso dall’Unione Europea. Le raccomandazioni pervenute da Bruxelles saranno uno stimolo in piu per continuare sulla via delle riforme che abbiamo appena imboccato”. La Bulgaria dietro le quinte aveva comunque protestato per le critiche rivolte al sistema giudiziario accusato di collusione con interessi mafiosi. Le critiche europee hanno tra l’altro dato fiato alle forze d’opposizione che chiesto, tra l’altro, le dimissioni dei ministri responsabili della gestione dei fondi comunitari. Il portavoce del Partito Nuova democrazia ha dichiarato che “la Commissione ha voluto in questo modo ricordare al governo che non puo continuare su questa strada a 18 mesi dall’adesione all’Unione”. La Bulgaria uno degli anelli deboli dell’Europa a 27 sperimenta sulla propria pelle quanto sia difficile restare sul treno comunitario che impone regole severe e riforme anche dolorose.