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Bitonto, anche le coppie gay sono famiglia anagrafica


Non «coppie di fatto» ma «famiglie anagrafiche». Con questo scarto, il Comune di Bitonto supera l’imbarazzante tema delle unioni civili, su cui il consiglio comunale si era accidentalmente imbattuto due mesi fa. La questione, esplosa nel corso del dibattito sul regolamento della zona 167, aveva creato non pochi mal di pancia a destra e a sinistra. Così, mentre i consiglieri di minoranza erano già pronti a richiedere il registro delle coppie di fatto, il sindaco Raffaele Valla, con un’apposita ordinanza, ha anticipato i tempi avviando le pratiche per monitorare le famiglie anagrafiche. Si tratta di un importante riconoscimento su un tema scottante e poco regolamentato dalla legge. Anche se «famiglia anagrafica» è poco più di un’attestazione «burocratica» della convivenza, il suo valore simbolico è grande: prova ne è che solo pochi Comuni hanno deciso di avviare le procedure amministrative per la registrazione. Secondo il Decreto del Presidente della Repubblica 223 del 1989, la famiglia anagrafica è composta da persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune. Riferendosi a questa norma, l’or - dinanza sindacale 54 del 11 marzo 2009 a firma del sindaco Raf faele Valla stabilisce che i conviventi legati da vincoli affettivi, siano essi eterosessuali o omosessuali, possono essere riconosciuti come famiglia anagrafica. Sarà sufficiente presentarsi presso gli uffici anagrafici per sottoscrivere un modulo che attesta il vincolo affettivo e la coabitazione. Presso gli stessi uffici potrà essere ritirato il modulo che attesta l’appartenenza alla famiglia anagrafica. I conviventi, però, non cambieranno il loro stato civile e non avranno nessun particolare diritto o dovere. Ciononostante, come famiglia anagrafica, potranno aver accesso ad alcuni benefici, come, per esempio, agevolazioni per l’assegnazione di alloggi popolari. Ed è proprio questo il caso del Comune di Bitonto. Portato in aula per la definitiva approvazione, il regolamento della 167, prevedeva, all’articolo 4, che le coppie di fatto fossero equiparate alle famiglie come richiedenti alloggio. Solo che i conviventi non potevano certificare la loro situazione perché non esisteva l’apposito registro. Ecco dunque la richiesta dei consiglieri Rossiello, Fallacara, Ricci, Pinto, Masciale, Gesmundo, Daucelli, Scauro e del consigliere primo firmatario Natilla , di un ordine del giorno per l’istituzione del registro delle coppie di fatto. Secondo la proposta, l’iscrizione in tale registro non avrebbe comportato nessun potere e doveri ai conviventi, ma avrebbe consentito alla famiglia anagrafica un uguale godimento e fruizione di quei servizi, azioni e diritti di competenza del Comune riservati alla famiglia legalmente riconosciuta. Dopo la lettura dell’ordinanza del sindaco sulla famiglia anagrafica l’ordine del giorno è stato ritirato. Sarà ora necessario adeguare il regolamento della zona 167, eliminando la dicitura «coppie di fatto», per sostituirla con quella di «famiglia ana rafica».