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Macedonia: vince candidato conservatore


Il candidato del partito conservatore al potere, Gjorgji Ivanov, sarà il nuovo presidente della Macedonia, dopo un ballottaggio caratterizzato soprattutto dalla bassa affluenza. La partecipazione al voto, ieri, è stata talmente debole da far temere, a un certo punto, l'annullamento per mancato quorum del 40%. Poi, stamattina, la Commissione elettorale ha riferito con un sospiro di sollievo i risultati praticamente definitivi: con lo spoglio al 97%, Ivanov, candidato del VMRO-DPMNE, ottiene il 63,41% contro il 36,56% del socialdemocratico Ljubomir Frckoski. I macedoni a lungo hanno rischiato di dovere tornare alle urne: durante lo spoglio, il quorum è stato per diverse ore a rischio; alla fine ha votato il 42,86 degli aventi diritti al voto. E rispetto al primo turno dello scorso 22 marzo - che aveva registrato un'affluenza vicina al 57 per cento - all'appello mancano soprattutto i voti della minoranza albanese, che ha disertato i seggi soprattutto a Tetovo e a Gostivar. Il nuovo presidente ha dichiarato: "La Macedonia ora ha davanti a sé tre priorità: l'integrazione europea, l'integrazione atlantica, e la soluzione della disputa sul nome" Macedonia, che divide Skopje e Atene da 18 anni. In realtà, soprattutto le ultime due questioni, sono legate a filo doppio: l'ingresso nella Nato è legato alla disputa aperta con la Grecia sul nome dell'ex repubblica jugoslava. Per i greci la sola e unica Macedonia è la regione ellenica. Così, a causa di questo muro contro muro, la Grecia si è messa di traverso sul cammino macedone verso l'Alleanza atlantica e lo scorso anno ha fatto valere il suo veto sull'ingresso di Skopje. Per il premier Nikola Gruevski, queste elezioni hanno aperto le porte alla prospettiva d'integrazione euro-atlantica della Macedonia. Skopje ha ottenuto lo status di candidato Ue alla fine del 2005 e aspetta con impazienza di dare il via ai negoziati d'adesione. E dopo le violenze delle politiche dello scorso anno, il voto per le presidenziali era un vero e proprio test per misurare la maturità democratica del Paese. Andando oltre il peso internazionale del voto, va detto che il capo di Stato è una carica prettamente istituzionale in Macedonia.