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L’Islanda chiede l’ingresso nell’UE


Il primo atto del nuovo governo islandese, appena insediato, è di chiedere l’adesione all’Unione europea. Un processo tutt’altro che facile, per la coalizione di centrosinistra guidata da Johanna Sigurdardottir. Perché se nel Parlamento potrebbe esserci la maggioranza per sostenere l’ingresso nell’Unione, il dossier spacca in due lo stesso governo, con i Socialdemocratici favorevoli e il partito Sinistra-Verdi contrario. Alla fine, sarà un referendum popolare a decidere.E’ stata la crisi finanziaria globale, col crollo della principali banche nazionali, a innescare la crisi politica che, sull’onda di manifestazioni di piazza, ha allontanato i conservatori islandesi dal potere, che detenevano da 20 anni. L’attuale coalizione rappresenta il primo governo di sinistra in Islanda che possa contare su una maggioranza in parlamento, conquistata con le elezioni politiche del 25 aprile.