Snorki sarai tu!

Slovenia-Croazia/ Disputa confine: aut aut Lubiana a proposta Ue


Se la Commissione Europea non accetterà gli emendamenti sloveni, la Slovenia respingerà la proposta messa in campo dal commissario Ue all'Allargamento Olli Rehn per tentare di risolvere la disputa territoriale che divide Lubiana e Zagabria. Lo ha detto il premier sloveno Borut Pahor, dopo aver discusso la questione con i rappresentanti di tutti i partiti che siedono nel parlamento sloveno. "La Slovenia consegnerà a Rehn i propri emendamenti, che hanno ottenuto il sostegno della maggioranza dei partiti. Per la politica slovena sarà fondamentale vedere quanto saranno rispettati gli interessi sloveni nella nuova proposta", ha affermato Pahor, senza fornire alcun dettaglio sugli emendamenti. Il premier sloveno ha quindi detto che terrà un nuovo giro di consultazioni con i partiti quando avrà una risposta da Bruxelles. Per Lubiana, il compromesso avanzato dal commissario Ue è ambiguo e non garantisce lo sbocco al mare aperto dell'Adriatico; inoltre, le voci critiche sottolineano che si chiede lo sblocco immediato dei colloqui d'adesione Ue-Croazia senza la ratifica della proposta da parte dei parlamenti. Zagabria e Lubiana sono divise da una disputa territoriale che riguarda soprattutto la Baia di Pirano (Piran) e l'accesso della Slovenia alle acque internazionali dell'Adriatico. Per risolvere la controversia Rehn ha proposto di istituire un tribunale di arbitrato ad hoc, che affronterebbe separatamente la questione dei confini e quella dell'accesso sloveno al mare aperto, permettendo nel frattempo la ripresa dei colloqui di adesione Ue-Croazia. Zagabria, che avrebbe preferito ricorrere alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia, ha accettato il compromesso.