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Honduras: Zelaya annuncia ritorno, Micheletti minaccia d’arrestarlo


Meglio accompagnato che solo. Zelaya promette di tornare in Honduras domani. Micheletti promette d’arrestarlo. Zelaya ribatte: arriverò con una scorta composta da vari dirigenti sudamericani. Tra il Capo di Stato deposto dell’Honduras e il governo de facto è un braccio di ferro a distanza. Mentre nella capitale Tegucigalpa si svolgono manifestazioni di sostegno ai golpisti. “E’ la prova che chi occupa la presidenza della Repubblica non può ritenersi al di sopra della legge” ha detto Roberto Micheletti. Per il Presidente ad interim e i militari golpisti il referendum indetto da Zelaya era un attentato alla Costituzione studiato per restare al potere oltre lo scadere del mandato. Manuel Zelaya ha parlato all’Onu: “Sull’aereo per Tegucigalpa mi accompagneranno il Presidente dell’Assemblea Generale dell’Onu Miguel D’Escoto, il Presidente argentino Cristina Fernandez Kirchner, il Segretario Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani Miguel Insulza, il Presidente ecuadoriano Rafael Correa”. La condanna delle Nazioni Unite per il colpo di Stato è unanime quanto l’appello ai 192 Paesi dell’Onu a non riconoscere altro governo che quello di Zelaya. Lunedì i sostenitori di quest’ultimo sono scesi in piazza. La manifestazione è stata dispersa dai militari.