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Pacchetto sicurezza: le reazioni


Il "pacchetto sicurezza" è ormai legge, una legge per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi «fortemente voluta dal governo e dal premier». Il Senato, perciò, stamattina ha votato l’ultima delle tre fiducie e, con il sì di 157 senatori, il no di 124 e 3 astenuti, d’ora in poi entrare in Italia da clandestini sarà un reato, i cittadini potranno organizzarsi in ’rondè e, almeno secondo il ministro della Giustizia Angelino Alfano, la «lotta alla mafia avrà strumenti più efficaci». Inoltre, insultare un pubblico ufficiale sarà di nuovo questione penale e cambieranno le norme sul 41bis per i boss mafiosi. Il tutto, comunque, per gradi, visto che da domani il ministro dell’Interno Roberto Maroni, «molto soddisfatto per il voto di oggi», sarà impegnato nella realizzazione dei decreti attuativi. «Primo fra tutti - ha annunciato dopo il voto - quello sulle ronde». 
Il responsabile vaticano per l'immigrazione, mons. Antonio Maria Vegliò, chiede che non vengano demonizzati o criminalizzati gli stranieri. In un articolo su "Aggiornamenti Sociali", critica chi vede nell'immigrazione «un'invasione dalla quale bisogna difendersi». La sovranità dello Stato di regolare i flussi migratori, spiega Vegliò, non deve far dimenticare che questa sovranità «è vincolata» dalla ratifica dei trattati internazionali e dal rispetto di due principi etici: la tutela della dignità della persona e la convinzione che tutta l'umanità, al di là delle distinzioni etniche, nazionali, culturali e religiose, formi una comunità senza discriminazioni tra i popoli». La diversità quindi deve essere «apprezzata come ricchezza». Una nota successiva dal Vaticano fa sapere che le opinione espresse sono da attribuire ai singoli prelati e non al Vaticano che rimane neutrale. Secondo il segretario del Pd, Dario Franceschini, «questa legge ha per titolo la sicurezza ma in realtà accresce l’insicurezza: nessuna risorsa in più è destinata alle forze di polizia mentre passano provvedimenti sbagliati, inutili e dannosi». Più ’parlamentarè la critica di Giampiero D’Alia, capogruppo dell’Udc in Senato: il governo, ha detto, è subalterno alla Lega e ha posto la questione di fiducia «non per convenienza, ma per paura». «L’Idv è assolutamente contraria a questa legge dell’insicurezza», ha infine sottolineato il il capogruppo dei dipietristi al Senato, Felice Belisario, «perchè si tratta di un provvedimento che paralizzerà la giustizia, toglierà i fondi alle forze dell’ordine e legalizzerà le ronde». Ma il pacchetto sicurezza sarà un ’osservato specialè anche dall’Unione Europea. La Commissione, ha fatto sapere il commissario Ue alla Giustizia, Jacques Barrot, continuerà infatti a vigilare sull’operato del governo italiano, assicurandosi che le norme sulla sicurezza e l’immigrazione rispettino le normative comunitarie sulla libera circolazione dei cittadini Ue. «Abbiamo il compito di monitorare e lo eserciteremo», ha chiarito Barrot, ricordando che Bruxelles ha già ottenuto dall’Italia l’impegno a rinunciare all’aggravante per l’immigrazione clandestina e all’espulsione automatica nei casi di condanna superiore a due anni nei casi che riguardano i cittadini comunitari. «Appena il pacchetto sicurezza italiano sarà legge valuteremo la sua conformità con la direttiva Ue».