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"Sinistra popolare", il dopo Pdci di Marco Rizzo


Marco Rizzo ha fondato infatti "Sinistra popolare", il partito (nel simbolo la falce e martello) contro "la sinistra antipatica, fatta di fighetti, salotti e cachemire" e "quella ridicola (evidentemente parla di Oliviero Diliberto) che vuole portare in Italia la mummia di Lenin. Noi- dice Rizzo in conferenza stampa alla Camera- partiremo da Pomigliano".Idea base: praticare i valori della sinistra. A cominciare dai dirigenti: "Nessuno potrà arricchirsi in politica". Quelli della Sinistra popolare partono e restano allo stipendio con cui entrano in politica. "E se hanno fatto solo i dirigenti di partito- aggiunge -avranno lo stipendio dei lavoratori".Rizzo è consapevole che in pochi reclamavano un'altra falce e martello. Solo che, e "questa è l'idea leninista di chi come noi punta a cambiare il mondo", finora nessuno "ha messo in pratica davvero i comportamenti della sinistra". Tanti, troppi, hanno pensato ad arricchirsi. Nella Sinistra Arcobaleno ad esempio."Entrati in pompa magna al governo, con 142 parlamentari, 4 ministri e 21 sottosegretari a 10mila e più euro al mese. Con un esercito di più di mille persone al lavoro pagate da 2mila a 5mila euro al mese, hanno prodotto zero risultati. E ora - conclude Rizzo- sono tutti morti".