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Scioglimento Camere, pronta l'intesa sull'11 febbraio


ROMA - Ipotesi di accordo: lo scioglimento delle Camere il 10 febbraio. Sulla data delle elezioni si torna al 9 aprile. L'idea del premier Silvio Berlusconi di votare a maggio è durata meno di una giornata. Il muro alzato dall'opposizione, ma soprattutto il no dell'Udc, ha messo la parola fine all'ipotesi di uno slittamento del voto. E si è aperta la possibilità di un'intesa che vede Berlusconi ottenere un breve rinvio dello scioglimento delle Camere, assicurando in cambio la contestualità con il decreto che indice i comizi elettorali, e cioé l'inizio della campagna elettorale e l'applicazione della par condicio. I due decreti dovrebbero quindi essere emanati al ritorno di Ciampi da Torino, dove parteciperà il 10 febbraio alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali. Il governo e la maggioranza guadagnerebbero così 12 giorni per l'attività parlamentare prima della definitiva fine della legislatura.