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Pena di morte: la situazione degli Stati Uniti


Per quanto riguarda gli Stati Uniti, sono due i fatti principali che, nel 2008 e nei primi sei mesi del 2009, hanno riguardato la pena di morte: la decisione della Corte Suprema sulla legittimita' dell'iniezione letale e l'abolizione nel New Mexico. La breve moratoria 'de facto' iniziata il 25 settembre 2007, quando la Corte Suprema aveva annunciato di voler discutere la costituzionalita' dell'esecuzione tramite iniezione letale, si e' conclusa il 16 aprile 2008 con la decisione della Corte di confermare la validita' del protocollo dell'iniezione letale, in quanto "una certa quota di dolore" nell'esecuzione e' inevitabile e non e' incostituzionale. Per effetto dei primi mesi di moratoria (le esecuzioni sono riprese in Georgia il 6 maggio) nel 2008 ci sono stati 'solo' 37 giustiziati, il numero piu' basso a partire dal 1999. Il 95 per cento delle esecuzioni e' stato effettuato nelle regioni del Sud: 18 in Texas (il 48 per cento di tutte quelle degli Usa). Seguono Virginia (4), Georgia e South Carolina (3), Florida, Mississippi, Ohio e Oklahoma (2), Kentucky (1). L'unico Stato non del Sud a compiere esecuzioni e' stato l'Ohio. L'altro fatto importante e' stato, il 18 marzo 2009, l'abolizione della pena di morte nel New Mexico: la seconda registrata negli Usa in oltre quarant'anni, dopo quella in New Jersey del dicembre 2007. Al governatore Bill Richardson e alla parlamentare Gail Chasey dello Stato del New Mexico e' andato quest'anno -ex aequo- il premio 'L'Abolizionista dell'Anno', promosso da Nessuno tocchi Caino quale riconoscimento alla personalita' che piu' di ogni altra si e' impegnata sul fronte della moratoria delle esecuzioni capitali e dell'abolizione della pena di morte.