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Pena di morte: la situazione in Iran e Arabia Saudita


Anche nel 2008, l'Iran si e' piazzato al secondo posto quanto a numero di esecuzioni (346). Qui la situazione non sembra mostrare segni di una inversione di rotta, considerato che nel 2009, al 31 maggio, erano gia' state effettuate almeno 200 esecuzioni. Inoltre la Repubblica Islamica e' stato l'unico Paese al mondo ad aver praticato nel 2008 la pena di morte nei confronti di persone che avevano meno di 18 anni al momento del reato: almeno 13 minori sono stati giustiziati in aperta violazione della Convenzione sui Diritti del Fanciullo, che l'Iran pure ha ratificato. Le esecuzioni di minori sono continuate anche nel corso del 2009 e, al 30 giugno, erano gia' almeno 4. L'impiccagione e' stato il metodo piu' utilizzato con cui e' stata applicata la Sharia in Iran, ma e' stata praticata anche la lapidazione in almeno due casi nel 2008 e uno nel 2009. Vi e' stato anche il caso di persone condannate a essere buttate giu' da una rupe chiuse in un sacco. A riprova della recrudescenza del regime iraniano, anche nel 2008 sono continuate le esecuzioni di massa: l'Iran ha salutato il nuovo anno con 23 impiccagioni compiute nei primi dieci giorni. Terzo Stato-boia del 2008, l'Arabia Saudita ha un numero di esecuzioni tra i piu' alti al mondo in termini assoluti, ma risulta il primo in percentuale sulla popolazione. Le esecuzioni nel 2008 sono state almeno 102, in netta diminuzione rispetto al 2007 (166) ma il quadruplo del 2006 (39). Nel 2009, al 30 giugno, erano state giustiziate almeno 45 persone, tra cui tre minorenni. Le esecuzioni avvengono in pubblico per decapitazione e sono effettuate nei cortili fuori le moschee piu' frequentate dopo la preghiera del venerdi'.