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Brunetta: «Le élite stanno preparando un colpo di Stato»


«Le élite stanno preparando un vero e proprio colpo di Stato». Lo ha detto il ministro per la Funzione Pubblica Renato Brunetta, intervenendo al Convegno organizzato dal Pdlveneto "La persona prima di tutto". «Mentre gestivamo, con tutte le difficoltà del caso, questa crisi, non abbiamo visto l'opposizione - ha detto Brunetta - Abbiamo visto invece un'élite, o una sedicente élite, irresponsabile» impegnata «non tanto a criticare il governo per quello che faceva e non faceva, ma per buttare giù il governo».Il ministro descrive così le élite: «Sono sempre le solite: quelle della rendita parassitaria, della rendita burocratica, della rendita finanziaria, della rendita editoriale, senza alcuna legittimazione democratica e popolare. Questa sedicente élite - ha aggiunto Brunetta - che ha la puzza sotto il naso, che ci spiega sempre come va il mondo, ha pensato solo a come far cadere il governo. Sarò rozzo, sarò semplificatore, ma questa è la realtà».Renato Brunetta ha messo in contrapposizione quelli che ha chiamato «i compagni della sinistra per bene» e quella che ha definito «la sinistra per male». E per questa ha usato la frase «vada a morire ammazzata». Nel corso dell'intervento a Cortina, il ministro, salutato da molti applausi, ha sottolineato: «la povera sinistra sarebbe nata con altri scopi e invece si fa condizionare da un'élite di m..», riferendosi alle «cattive banche, alla cattiva finanza, ai cattivi giornali». Brunetta perciò, rivolgendosi «alla sinistra per bene», ha invitato a «ritornare alla politica, compagni di sinistra, senza farvi fare la politica dai giornali». «Stanno preparando un colpo di Stato - ha ribadito - a cui si risponde a viso aperto parlando con gli italiani, costruendo l'Aquila, con un grande piano per il Mezzogiorno. La vera unità d'Italia è risolvere la questione meridionale». «Abbiamo una grande occasione, - ha precisato - la nostra missione sarà una missione straordinaria contro la cattiva rendita, contro i parassiti dovunque essi siano: nella finta cultura, nella finta cinematografia ideologica parassitaria, nel finto sindacato, nelle cattive banche, nella cattiva finanza, nei cattivi giornali». Il ministro della funzione pubblica ha parlato anche della crisi economica e ha sottolineato che è più efficace incentivare i consumi che detassare le tredicesime. «Se avessimo detassato la tredicesima dell'anno scorso, avremmo buttato via 7 miliardi di euro e non avremmo ottenuto nulla in più di quello che avvenne l'anno scorso. I consumi andarono benissimo. Non credo, dunque che la detassazione delle tredicesime, come quella proposta l'anno scorso, per un costo di 7 miliardi potrebbe essere utile in questo momento nel nostro Paese».Brunetta ha aggiunto che occorre invece prendere provvedimenti per «incentivare i consumi e trasformare l'aumento del potere d'acquisto in consumi, in beni di consumo durevoli, in investimenti nel Piano Casa».