Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini ha avuto oggi parole ironiche per il premier Silvio Berlusconi, ringraziandolo per aver detto che "è colpa mia" se il Parlamento non ha riformato la legge sulla pare condicio."Ringrazio il presidente del Consiglio perché mi ha riconosciuto un merito di cui gli sono particolarmente grato - ha detto questa mattina Casini a margine di un convegno, secondo quanto confermato da un suo portavoce - Qui non ci sono polemiche, il presidente del Consiglio dice che è colpa mia se non si è riformata la par condicio e quindi lo ringrazio per il merito che mi riconosce".Ieri sera, nel corso della trasmissione Porta a Porta, Berlusconi ha espresso ramarico perché il centrodestra non è riuscito a modificare la legge che disciplina la propaganda elettorale, attribuendo al presidente della Camera e leader dell'Udc la mancata riforma.Di par condicio si occupa oggi la Commissione parlamentare di vigilanza Rai, che deve votare il regolamento relativo alla presenza di esponenti politici nelle trasmissioni dell'emittente pubblica.Nei giorni scorsi il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha invitato la Rai all'equilibrio, anche se la campagna elettorale inizierà formalmente dopo l'11 febbraio.
Casini "ironizza" su Berlusconi
Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini ha avuto oggi parole ironiche per il premier Silvio Berlusconi, ringraziandolo per aver detto che "è colpa mia" se il Parlamento non ha riformato la legge sulla pare condicio."Ringrazio il presidente del Consiglio perché mi ha riconosciuto un merito di cui gli sono particolarmente grato - ha detto questa mattina Casini a margine di un convegno, secondo quanto confermato da un suo portavoce - Qui non ci sono polemiche, il presidente del Consiglio dice che è colpa mia se non si è riformata la par condicio e quindi lo ringrazio per il merito che mi riconosce".Ieri sera, nel corso della trasmissione Porta a Porta, Berlusconi ha espresso ramarico perché il centrodestra non è riuscito a modificare la legge che disciplina la propaganda elettorale, attribuendo al presidente della Camera e leader dell'Udc la mancata riforma.Di par condicio si occupa oggi la Commissione parlamentare di vigilanza Rai, che deve votare il regolamento relativo alla presenza di esponenti politici nelle trasmissioni dell'emittente pubblica.Nei giorni scorsi il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha invitato la Rai all'equilibrio, anche se la campagna elettorale inizierà formalmente dopo l'11 febbraio.