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Paola Turci: «I giovani? In Italia la politica ha altro cui pensare»


«In Italia la politica, in questo momento, ha altro a cui pensare», attacca Paola Turci. «Una risorsa fondamentale come i giovani, il futuro di ogni paese, è lasciato all’associazionismo. E questo la dice lunga su come nel nostro paese sia diventato difficile rapportarsi con le regole. A me piacerebbe invece – incalza la cantautrice – che il governo agisse in modo determinato per restituire situazioni in grado di stimolare i giovani, il loro talento. A partire dalle scuole medie. E’ questo il livello dove si dovrebbe insegnare davvero l’arte, la poesia, la musica, la pittura. L’arte come strumento terapeutico, la medicina per il nostro paese». I giovani di oggi si sentono delusi dalle amicizie. Ma hanno riscoperto la politica. “Dispiace pensare a persone isolate e chiuse – aggiunge Paola Turci - Questo ha probabilmente a che fare con uno stato d’animo che ti porta a non provare sentimenti. E la politica è sentimento. Ma in questo momento secondo me è stata uccisa per far spazio all’individualismo e alla sete di potere». Ricette per uscirne? «Per i giovani – conclude - è arrivato il momento di agire, di opporsi a questa perdita di valori, in modo pacifico ovviamente, ma determinato. Dare un segnale forte ai grandi, a chi spinge i bottoni, seduto sulle poltrone che contano. La Regione, le istituzioni, possono fare molto, mettere le risorse, decidere cosa si fa nelle scuole».