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Wind sferra l'attacco decisivo a Telecom.


Ora che è passato nelle mani di Naguib Sawiris il provider mostra intenzioni di innovazione che potrebbero cambiare il panorama delle Tlc italiane. Ci sono però anche timori di esuberi di personale.In poco tempo Wind è destinata a cambiare molto, andando all'attacco dei concorrenti, soprattutto di Telecom Italia sulla rete fissa (voce, Internet banda larga, Voip).È una cosa importante, perché potrebbe cambiare il volto delle Tlc italiane, adesso caratterizzate dal semi-monopolio di Telecom Italia.Si sta facendo sentire la svolta che Naguib Sawiris (nuovo padrone di Wind, attraverso l'egiziana Orascom Telecom) ha promesso. Il nuovo management mostra aggressività e spirito innovativo, come si coglie dalle interviste concesse da Sawiris nei giorni scorsi a vari giornali e anche dalle recenti mosse (il lancio del Voip e il potenziamento dell'Umts, finalmente).L'idea è che Wind sia stata frenata dalla precedente conduzione (di Enel), che non credeva nelle Tlc; al contrario, Orascom ha già investito 14 miliardi di dollari in Wind. Sawiris dice di avere dato a Wind una voglia di crescere che prima non aveva; di avere accelerato i processi decisionali dei manager. E di avere le finanze necessarie per supportare il potenziamento dell'operatore.Obiettivo, a detta di Sawiris: conservare la propria quota di mercato sul mobile (19 per cento, con una dedizione agli utenti di fascia medio-bassa) e potenziarsi sul fisso e su Internet.È facile immaginare che Wind lancerà presto nuovi prodotti e servizi innovativi, basati sulla banda larga, oltre ai già annunciati VoIP e Tv su Ip. Insomma, Sawiris viene in Italia e vuole cambiare tutto, attaccando il monopolio di Telecom causato, a suo dire, dalla debolezza dell'Agcom (Autorità Garante delle Comunicazioni) e dalle incertezze della passata gestione Wind.La sfida con Telecom, che finora ha guidato la corsa nel settore quasi indisturbata, si fa interessante; per gli utenti, la speranza è di avere alternative migliori, più varie, e prezzi più bassi, grazie alla rinnovata competizione sul mercato.Il decisionismo di Sawiris ha anche alcuni lati oscuri. Sono state tradite due promesse fatte da Orascom prima dell'acquisizione. Primo, che il top management italiano di Wind non sarebbe stato sconvolto; invece sono stati fatti fuori l'amministratore delegato, Tommaso Pompei, e il capo della comunicazione, Giovanni di Giovanni. Secondo: ai sindacati era stato promesso che non ci sarebbero stati licenziamenti. Invece Sawiris adesso dice che eliminerà 300 persone, dando loro un'alternativa tra una ricca buonuscita e il ricollocamento in Orascom (ovunque nel mondo).