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Paola Turci presenta "Cielo" a teatro


Potremmo definire Paola Turci "artista perenne": scrive libri, canzoni, interpreta, si impegna nella solidarietà, calca i palcoscenici dei teatri. Per esempio con lo spettacolo "Cielo" (26 febbraio a Civitanova Marche, al Teatro Caro+6 marzo a Taranto, al Teatro TaTA'). Cominciamo da qui: "E" una sorta di concerto danzato. Col danz'autore Giorgio Rossi condivido lo spazio scenico modulando la mia voce sui movimenti del suo corpo. Adoro questo spettacolo". E anche il pubblico, visto che da tre anni gira l'Italia in lungo e in largo raggiungendo anche i teatri più remoti e piccoli: "La semplicità delle nostre interpretaziuni minimali carica di potenza la scena e si crea sempre un'atmosfera bellissima". Però, in questa sorta di "recital mimetico", di simbiosi supercontaminata, la canzone non è mai commento e la danza non è mai illustrazione: "Lavoriamo ognuno separatamente ma entrambi insieme toccando ogni parte del mondo con cover da De Andre a Sinead O'connor fino a un canto rom". Intanto il ed appena uscito ("Attraversami il cuore", ottobre) dopo cinque anni di fermo, ha aperto una diga: "II giorno dopo aver terminato il mio romanzo ho ricominciato a scrivere musica. Una tale quantità di idee e note e materiale e parole che ho deciso di farne una trilogia". Il prossimo? "In primavera, sarà un disco declinato al femminile". E il terzo? "In autunno, più politico, toccherò i temi sociali che da sempre mi stanno a cuore". Cominciamo dal primo, è un disco d'amore: "Avevo voglia di fare un disco che parlasse solo d'amore, in fondo non l'avevo mai fatto". Nel prossimo invece sarà solo interprete: "Sì, altre artiste hanno scritto per me, da Carmen Consoli a Marina Rei, fino a Nada e Fiorella Mannoia, ma sto cercando ancora, vorrei anche delle scrittrici con me. Ho invitato a partecipare un'emergente, la giovane Naïf, l'ho conosciuta al festival Musicultura e mi è piaciuta tantissimo". Titolo del ed? "Ancora non ce l'ho, ma ricorderà il contenuto, ossia donne che raccontano se stesse attraverso la mia voce". Emozionante? "Molto, una prova per me, non solo artistica, anche umana: sarò la voce narrante di storie profonde di umanità vissuta veramente". Come mai questa esplosione dopo tanto tempo in silenzio? "Bè diciamo che ho dovuto prepararmi. Una sorta di rinascita". E perché un disco trino? "Trino e uno: per me si tratta di un'unica grande opera, l'ho suddivisa in tre per organizzarla in temi, tutto qui, in realtà appartiene a un solo flusso creativo". E ora occupiamoci di noi lettori: come passa il suo tempo libero? "Il tempo libero è un' idea astratta in cui lo spazio è sconfinato e dentro c'è una rigogliosa cascata di iniziative che vorrei fare, con l'arte ma anche impegnandomi socialmente. In pratica invece, travolta dagli impegni, sono a secco di tempo ma a due cose non rinuncio mai, film e libri". Ci consigli: "Scegliete una storia e seguitela sia su pellicola che su catta. E' utile per scoprire cose in più, sia della storia stessa che di sé". Per esempio? "Bè: "II velo dipinto", "Follia", "L'amore ai tempi del colera". Sono tutti film che scalzano lo stereotipo per cui il libro è migliore". Naviga? "Become. Ecco un'altra occasione per passare in modo evolutivo il proprio tempo libero: sul Web". Udite udite! "Ma sì, chi dice che la cultura su Web è di serie B sbaglia: bisogna solo imparare a navigare, ci vogliono carte, timone e bussole altrimenti si finisce in balìa delle onde e del vento, ma Internet ti da tutte le possibilità che vuoi, si può arrivare ovunque, sapere tutto, è una strada senza fine".