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Ferrante: i sondaggi lo danno vincente


I dati indicano al primo turno Ferrante con il 49%, Letizia Moratti con il 36,1% e Ombretta Colli con il 14,9%.  Un eventuale  ballottaggio tra Ferrante e Moratti, vedrebbe vincente  il candidato del Centrosinistra con il 52,5%, contro il 47,5% del candidato della CdL. Inoltre una lista civica col suo nome porterebbe il 5,5% di voti in più. Biscardini (Sdi/RnP): non convincono i sondaggi di Ferrante. Continua la polemica dei radical socialisti.Lo stesso sondaggio attesterebbe la Rnp (socialisti più radicali) al 3% rispetto allo 0,6% di qualche giorno fa: di cosa si lamenta il senatore? L'affondo arriva sulla lista civica che Ferrante intende presentare: "A noi socialisti non sono mai piaciute le liste civiche che hanno dato sempre la sensazione di voler nascondere qualcosa. E sono ancora peggio quando, anziché proporsi come momento di aggregazione di forze politiche diverse, si aggiungono alle liste esistenti in nome dell'antipolitica, come se l'offerta politica proposta dai partiti non sia di per sé già sufficiente a soddisfare la domanda degli elettori".Di parere opposto il diessino Mirabelli, che al termine dell'incontro dichiara: "Siamo favorevoli alla presentazione di una Lista Ferrante, è una  scelta che condividiamo e sosteniamo. Può essere decisiva per spostare parte dell'elettorato verso il centro sinistra e aiutarci a vincere. Tocca poi ai partiti presentarsi con i loro simboli e aprire il più possibile le proprie liste". Contro la lista civica di Ferrante continuano le accuse dello Sdi che lo vedrebbero fare "shopping" nei partiti. Dopo il segretario regionale, Sergio Fumagalli, questa volta a parlare è il provinciale Nando Vertemati, che cercando di correggere il tiro dice: "Il nostro appoggio a Ferrante non è in discussione, l'unica cosa che chiediamo a Ferrante è di non fare shopping nei partiti, non ha senso una lista civica con candidati che sono già nei partiti". Ma cosa ha fatto arrabbiare lo Sdi? Secondo il parere dei bene informati, a fare stizzire il signor Vertemati sarebbe stata la proposta fatta da Ferrante ad Amedeo Giuliani, per 18 anni segretario della Uil, a candidarsi nella sua lista. Proposta ben vista in casa Uil che, se accettata, porterebbe alla lista ben oltre tutti i voti che il  signor Vertemati pensava di portare a casa sua facendo, ancora una volta, shopping gratis nella boutique di via Campanini. Amedeo Giuliani, da parte sua, fa sapere di non essere iscritto allo Sdi, per cui è liberissimo di candidarsi dove e con chi vuole. Quindi cade l'accusa di Vertemati a Ferrante di "fare shopping" dello Sdi. Ma resta lo sconcerto di sapere  che un segretario provinciale di partito, qual è Vertemati, non abbia ancora aggiornato l'elenco degli iscritti. E ancora più grave appare il suo tentativo a voler vantare consensi che non ha, e che crede di meritare mettendo persino in atto inviti a "far fuori" dirigenti della Uil di Milano. Da parte loro, i socialisti della Uil di Milano, hanno scritto una nota a Boselli, Fumagalli, Vertemati, e per conoscenza a Ferrante, dicendo: "La proposta di Ferrante a volere nella lista Amedeo Giuliani ha suscitato reazioni scomposte ed esagerate da parte delle segreterie provinciali e regionali dello Sdi. Per quanto ci riguarda la candidatura di Amedeo Giuliani, per altro non iscritto a nessun partito, per noi è motivo di orgoglio e considerazione, e non si contrappone ai partiti che sostengono il centro sinistra, né tantomeno allo Sdi". E lo invitano a evitare strumentalizzazioni e polemiche sterili e a non considerare i dirigenti della Uil una "proprietà" del Partito. E, infine, a risolvere i problemi a casa loro, e non in casa Uil. D'altra parte sarebbe insolito e impensabile trovare sindacalisti seri della Uil, qual è Giuliani, fare sit-in in Cadorna sotto la bandiera della Rosa nel Pugno, e al fianco di associazioni omosessuali per chiedere che nel programma elettorale dell'Unione vi sia come priorità il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali.Ferrante con eleganza smentisce l'accusa di shopping, e dice: "La mia lista sarà senza iscritti ai partiti. Servirà ad allargare la coalizione e per questo non avrebbe senso che ci fossero in lista personalità iscritte ai partiti. Ci saranno persone della società civile, del mondo riformista, cattolico e delle professioni".Un sondaggio condotto dall'Ipsos tra il 10 e il 13 febbraio scorso,  su un campione di mille persone contattate telefonicamente, e reso noto dall'ex prefetto durante un incontro coi partiti del centrosinistra nel suo quartier generale in via Turati, lo vede vincente al primo turno. A confortare l'ex prefetto, anche un sondaggio "sulle intenzioni di voto lista per lista" alle comunali, che vede il centrosinistra al 47,9% e il Centrodestra al 45,9%. La situazione è diversa per le Politiche, sempre dentro il comune di Milano,dove il risultato premierebbe il centrodestra con il 49,7% dei consensi. La differenza tra le proiezioni alle Comunali e alle Politiche fa pensare che la lista civica di Ferrante porterebbe un 5,5% di consensi in più. Chi di questi tempi non vuol sentire parlare di sondaggi e di "lista civica Ferrante" è sempre lo Sdi, oggi Rosa nel Pugno, che attraverso il senatore Roberto Biscardini fa sapere: "L'Italia è già sommersa dai sondaggi, da quelli di Berlusconi come da tanti altri fatti ad arte per condizionare gli elettori. Consiglio a Ferrante di non mettersi anche lui su questa strada e di evitarci lo stillicidio di sondaggi che peraltro continuano a sottovalutare il peso elettorale della Rosa nel Pugno"