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L'Unione presenta i candidati per l'estero


L'Unione presenta i candidati per l'esteroPittella: "Vogliamo eleggere deputati e senatori che conoscano veramente e a fondo la realtà italiana nel mondo"Roma - L'Unione ha reso noti ieri, giovedì 16 febbraio, nella sede dell'alleanza, in piazza Santi Apostoli, i nomi dei suoi candidati per i 18 seggi della Circoscrizione Estero, nelle quattro ripartizioni di Europa, Nord e Centro America, Sud America, Africa, Asia e Oceania."Ieri a Roma, con Romano Prodi – spiega Gianni Pittella, responsabile dei Democratici di Sinistra (DS) per l'area italiani all'estero - abbiamo presentato i candidati e il programma dell'Unione per la circoscrizione estero e già la cosa rappresenta un doppio successo: le nostre liste sono pronte, mentre il centrodestra ancora litiga e non si sa se andrà unito o diviso; le nostre liste, inoltre, sono unitarie, a dispetto del sistema elettorale proporzionale che spinge alla frammentazione".Nel simbolo, un arcobaleno in alto a sinistra, subito sotto il nome dell'Unione, in basso un tricolore stilizzato e nella curva inferiore il nome di Romano Prodi, candidato Presidente. Della coalizione fanno parte tutti i maggiori partiti: unica eccezione è l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, partito che in Europa ha deciso di correre da solo. Resta poi l'interrogativo dell'Udeur che non ha ancora ufficializzato la sua adesione alla lista unitaria.Questi i nomi principali per le quattro ripartizioni: per l'Europa, capilista alla Camera saranno il segretario generale del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE) Franco Narducci (Margherita Svizzera) ed il docente universitario Arnold Cassola (Verdi Belgio); mentre capolista al Senato è il presidente del Forum Integrazione Migranti e della Federazione delle Libere Colonie Italiane in Svizzera (FCLIS), nonché presidente della 6ª Commissione del CGIE Claudio Micheloni (DS Svizzera). Nel Nord e Centro America, si presentano la libera professionista e consigliera del CGIE Silvana Mangione (DS Usa) alla Camera e l'imprenditore Renato Turano (Usa). Per il Sud America, capilista alla Camera, saranno l'operatrice di volontariato e segretaria del Comites di San Paolo Natalina Berto (Brasile) e l'ex ambasciatore Giovanni Jannuzzi (Argentina); mentre corre per il Senato il presidente della Camera di Commercio italo-brasiliana Edoardo Pollastri (Brasile). In Africa, Asia e Oceania, l'ultima e più grande ripartizione, capolista alla Camera è il funzionario del Patronato Inca Cgil e vicesegretario del CGIE Marco Fedi; al Senato, il giornalista e presidente della 1ª Commissione del CGIE Nino Randazzo . "Non abbiamo cercato specchietti per le allodole – commenta Pittella - nomi di grido, ma lontani dai nostri connazionali e dalle loro istanze. Vogliamo eleggere deputati e senatori che conoscano veramente e a fondo la realtà italiana nel mondo, nei suoi segmenti di maggiore difficoltà e nelle sue aree di eccellenza".La speranza è quella di superare gli avversari:  "Noi partiamo dal 36% di affluenza alle ultime elezioni - osserva riferendosi al voto del 2004 per i comitati degli italiani all'estero Franco Danieli, coordinatore della Margherita per gli italiani all'estero - ora ci auguriamo che questo dato possa essere abbondantemente superato. Il nostro è un invito alla partecipazione massiccia al voto da parte dei nostri connazionali". A giudizio di Danieli, peraltro, il risultato del voto degli italiani all'estero avrà scarsa incidenza sul risultato finale delle politiche "essendo i numeri molto limitati". E soprattutto perchè il sistema elettorale, secondo il senatore, è congegnato per arrivare a un sostanziale bilanciamento: "Dovrebbe produrre un risultato indifferente, chi vince vincerà con uno o due parlamentari in più". Piuttosto, Danieli tiene a sottolineare le "anomalie" del sistema che si applica all'estero rispetto alla nuova legge elettorale voluta dal centrodestra: in Italia non ci sono le preferenze, all'estero sì;  in Italia occorre indicare il capo della coalizione e il programma, all'estero "non c'è nulla di tutto ciò". Insomma, "governo e maggioranza si sono dimenticati di armonizzare le due leggi". Senza scordare, infine, che all'estero si voterà anticipatamente (anche se lo scrutinio sarà effettuato il 10 aprile): "La campagna elettorale dunque durerà di meno, e questo è un elemento - osserva Danieli - che dovrebbe far riflettere perchè non favorisce la partecipazione". La rappresentanza delle donne all'interno delle liste è pari al 25%, l'intenzione, in futuro è però quella di arrivare a un terzo del totale, rispettando così le indicazioni a livello europeo.