Intanto, certe notizie si danno stando in piedi. Specie se si è deciso di accompagnarle a una faccia di circostanza, a una frase di circostanza, a una perplessità di circostanza. E poi a stupirci è anche un'altra cosa. Quando seduta, nella vita, ci si è trovata non per scelta, fortunatamente per poco («i giorni stronzi durano meno di un gatto in autostrada» aveva coniato allora contro gli sciacalli), ha avuto modo di comprendere che l'accanimento è la vigliaccheria della massa. Che quando nella vita inizi a non azzeccare un programma, un matrimonio, un gossip, quando insomma fatichi a stare anche solo in bilico, ci sarà sempre qualcuno, più di qualcuno, disposto a spingerti. Per questo è sembrato strano che lunedì (Raidue ore 21), all'Isola dei famosi, Simona Ventura abbia infierito contro una dimagrita, provata, accerchiata (dai compagni naufraghi) Clarissa Burt propinandole (da seduta) un filmato del padre che l'ha abbandonata trentacinque anni fa. E rispuntato via internet pregando gli organizzatori del reality di recapitare il messaggio registrato alla figlia che tra poco compirà gli anni. E Simona, seduta e «velocissimamente indecisa», gliel'ha mandato in onda. La Burt l'ha guardato trattenendo il fiato e singhiozzando muta. Poi ha spiegato: «Ogni agosto sono felicissima di vedere i messaggi di sensibilizzazione contro l'abbandono degli animali... Ma nemmeno i figli si abbandonano». Che è già un bel pugno nello stomaco, come chiosa. Ma peggio ancora è andata quando ha aggiunto: «Cari padri in ascolto, cercate di comportarvi come vorreste che si comportassero i mariti delle vostre figlie». Ed è stato peggio perché, guardando la Burt, in quel preciso momento, abbiamo capito che lei non è figlia di quell'uomo in collegamento, ma di quell'abbandono. Che se «una così» ha fatto fatica nella vita (niente storie rilevanti, niente prole, una parabola partita da Christian Dior e finita a La Talpa), contro ogni ragionevole previsione, è perché quel signore a cui piace usare internet l'ha mollata lì. Allora a noi non frega niente che L'Isola dei famosi ci insegni l'italiano. Sappiamo che la Ventura è bravissima a capire cosa mettere e togliere in un programma. Vorremmo solo si ricordasse che è brava anche a capire cosa c'è «oltre» i programmi. E dire che poco prima si erano indignati con Sandra Milo perché aveva osato rendere pubbliche certe innocue confidenze di Daniele Battaglia. Le erano saltati in testa Simona, Malgioglio e perfino Loredana Lecciso. Beh, lei un po' dopo, solo quando aveva capito.Il Giornale, 210410 Pag.34
Choc all'Isola, rispunta il padre che abbandonò la Burt
Intanto, certe notizie si danno stando in piedi. Specie se si è deciso di accompagnarle a una faccia di circostanza, a una frase di circostanza, a una perplessità di circostanza. E poi a stupirci è anche un'altra cosa. Quando seduta, nella vita, ci si è trovata non per scelta, fortunatamente per poco («i giorni stronzi durano meno di un gatto in autostrada» aveva coniato allora contro gli sciacalli), ha avuto modo di comprendere che l'accanimento è la vigliaccheria della massa. Che quando nella vita inizi a non azzeccare un programma, un matrimonio, un gossip, quando insomma fatichi a stare anche solo in bilico, ci sarà sempre qualcuno, più di qualcuno, disposto a spingerti. Per questo è sembrato strano che lunedì (Raidue ore 21), all'Isola dei famosi, Simona Ventura abbia infierito contro una dimagrita, provata, accerchiata (dai compagni naufraghi) Clarissa Burt propinandole (da seduta) un filmato del padre che l'ha abbandonata trentacinque anni fa. E rispuntato via internet pregando gli organizzatori del reality di recapitare il messaggio registrato alla figlia che tra poco compirà gli anni. E Simona, seduta e «velocissimamente indecisa», gliel'ha mandato in onda. La Burt l'ha guardato trattenendo il fiato e singhiozzando muta. Poi ha spiegato: «Ogni agosto sono felicissima di vedere i messaggi di sensibilizzazione contro l'abbandono degli animali... Ma nemmeno i figli si abbandonano». Che è già un bel pugno nello stomaco, come chiosa. Ma peggio ancora è andata quando ha aggiunto: «Cari padri in ascolto, cercate di comportarvi come vorreste che si comportassero i mariti delle vostre figlie». Ed è stato peggio perché, guardando la Burt, in quel preciso momento, abbiamo capito che lei non è figlia di quell'uomo in collegamento, ma di quell'abbandono. Che se «una così» ha fatto fatica nella vita (niente storie rilevanti, niente prole, una parabola partita da Christian Dior e finita a La Talpa), contro ogni ragionevole previsione, è perché quel signore a cui piace usare internet l'ha mollata lì. Allora a noi non frega niente che L'Isola dei famosi ci insegni l'italiano. Sappiamo che la Ventura è bravissima a capire cosa mettere e togliere in un programma. Vorremmo solo si ricordasse che è brava anche a capire cosa c'è «oltre» i programmi. E dire che poco prima si erano indignati con Sandra Milo perché aveva osato rendere pubbliche certe innocue confidenze di Daniele Battaglia. Le erano saltati in testa Simona, Malgioglio e perfino Loredana Lecciso. Beh, lei un po' dopo, solo quando aveva capito.Il Giornale, 210410 Pag.34