«Vivo da 10 giorni una grande sofferenza. Ora devo difendermi e non posso più continuare a fare il Ministro», esordisce Claudio Scajola annunciando le dimissioni. Ora sarà compito del premier e del Consiglio dei ministri accettarle o meno. È infatti convinzione ferma a palazzo Chigi che non possano bastare indiscrezioni di stampa per interrompere le attività di cariche istituzionali. Nelle ultime ore, però, si sono fatte più insistenti le voci sui possibili successori: il più gettonato è il nome del vice di Scajola con delega alle comunicazioni, Paolo Romani. Ma si sarebbe detto disponibile anche Giancarlo Galan, appena insediato al ministero dell’agricoltura.