Si può essere stati ministro ed essere tuttora segretario di un partito, e poi tornare a lavorare come impiegato di sesto livello. È accaduto al portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, che questa mattina si è presentato al lavoro in Regione Piemonte, di cui è dipendente. Concluso, infatti, l’impegno parlamentare Ferrero è tornato all’impiego che aveva prima e che non ha mai lasciato. «Per quanto mi riguarda - ha detto - la politica non è una carriera. Ritengo opportuno che chi fa politica sia nelle condizioni di poter tornare a lavorare». Ferrero ha prestato servizio questa mattina presso l’assessorato regionale al Personale, a Torino, dalle 9 alle 13. È un dipendente part-time, per cui questa settimana lavorerà ancora giovedì e venerdì dalle 9 alle 17,30. Ma quando sarà costituito il gruppo della Federazione della Sinistra in consiglio regionale, chiederà di esservi distaccato. Il lavoro però, ammette, gli serve «per evitare di perdere il posto». Ferrero infatti non intende lasciare il suo incarico di portavoce nazionale della Federazione della Sinistra.
Primo giorno dell'impiegato Ferrero
Si può essere stati ministro ed essere tuttora segretario di un partito, e poi tornare a lavorare come impiegato di sesto livello. È accaduto al portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, che questa mattina si è presentato al lavoro in Regione Piemonte, di cui è dipendente. Concluso, infatti, l’impegno parlamentare Ferrero è tornato all’impiego che aveva prima e che non ha mai lasciato. «Per quanto mi riguarda - ha detto - la politica non è una carriera. Ritengo opportuno che chi fa politica sia nelle condizioni di poter tornare a lavorare». Ferrero ha prestato servizio questa mattina presso l’assessorato regionale al Personale, a Torino, dalle 9 alle 13. È un dipendente part-time, per cui questa settimana lavorerà ancora giovedì e venerdì dalle 9 alle 17,30. Ma quando sarà costituito il gruppo della Federazione della Sinistra in consiglio regionale, chiederà di esservi distaccato. Il lavoro però, ammette, gli serve «per evitare di perdere il posto». Ferrero infatti non intende lasciare il suo incarico di portavoce nazionale della Federazione della Sinistra.