Snorki sarai tu!

Diventa un caso politico la camicia choc del premier giapponese


È un periodo decisamente no per il premier giapponese Yukio Hatoyama: se nel Paese lo scontento verso il suo governo ha superato in queste settimane la soglia del 60 per cento - per la prima volta dall'insediamento avvenuto a settembre 2009 -, ora a far discutere è la sua scelta in fatto di moda: il primo ministro ha sfoggiato recentemente un'improbabile camicia a quadretti multicolori che è diventato anche un «caso» politico.«Fashion disaster» (un disastro in fatto di moda), titola la stampa giapponese e quella internazionale dopo l'ultima uscita del primo ministro: in questi giorni ha aperto le porte della sua residenza ufficiale a comuni cittadini per un barbecue che avrebbe dovuto rilanciarne l'immagine in un evento chiamato Real Hato Café. Ma per il politico è stato un autogol. Il primo, per la verità, in fatto di moda. Ma quello più devastante.
Con un inevitabile strascico politico. Forse per accentuare il tono informale dell'occasione Hatoyama ha tirato fuori dall'armadio una camicia a scacchi di colore blu, giallo, rosso, nero e viola. Che ricorda tanto quelle assurde camicie anni '80, oggi popolari come moda vintage.Ebbene, la camicia sgargiante indossata su un dolcevita nero, non è passata inosservata pure al noto critico giapponese Don Konishi. In un commento su un'importante rivista, ha infatti stroncato senza appello la scelta del capo, sottolineando che «rappresenta ciò che già ora i sondaggi evidenziano: Hatoyama è fuori dal mondo». Un passo falso a cui ha dato grande risalto anche l'edizione online della Cnn. E pensare che solitamente il sessantaduenne leader del Partito democratico compare in pubblico e negli appuntamenti ufficiali con la più classica giacca e cravatta. Oltretutto, il politico indosserebbe camicie italiane confezionate a mano, che si fa arrivare direttamente da Ginosa, in provincia di Taranto.