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Elezioni; liste consegnate


I giochi sono fatti: i partiti hanno rotto gli indugi e messo nero su bianco i nomi dei candidati che si contenderanno i seggi di Camera e Senato alle elezioni politiche del 9 e 10 aprile prossimi. Le sorprese non mancano: tra queste spicca Pippo Franco capolista al Senato per la lista Dc-Psi, Cirami e Taormina esclusi (dalle liste rispettivamente di Udc e Fi) e due ritiri dell'ultima ora: quelli di Antonio Russo (Forza Italia) e Massimo Grillo (Udc). Due prese di posizione contro le scelte del partito. Tutti capilista in una o più circoscrizioni i leader dei vari partiti. La composizione degli elenchi ha richiesto grande fatica alle segreterie politiche. «Fare le liste in questa circostanza è stata una prova un po' più ardua rispetto al passato - conferma il leader di An, Gianfranco Fini - perché la legge elettorale dà alle segreterie dei partiti e alle segreterie regionali il potere di indicare con larga possibilità coloro che sono eletti e coloro che sono solo candidati» ha commentato il vicepremier. Così non sono mancate le dimissioni polemiche.CIRAMI E TAORMINA ESCLUSi - Grande escluso dalle liste dell'Udc è il senatore uscente Melchiorre Cirami. L'uomo che ha dato il nome alla legge sul legittimo sospetto non sarà dunque candidato alle prossime elezioni. Un altro protagonista della scena politico-giudiziaria, l'avvocato Carlo Taormina, non sarà in corsa. L'esponnete azzurro ricorda di essere stato«rassicurato fino a sabata scorso della ottima posizione in Lombardia», ma alla fine è giunta la «stoccata finale, per aver fatto tutto e soltanto il mio dovere, nella assoluta lealtà al partito». Taormina afferma che resterà comunque nel partito e conclude: «Non voglio attribuire a nessuno queste scelte di cattivo gusto, ma che dipenda dai vertici tutti del partito o da alcuni di essi, ovvero solo dal leader, non si tratta di qualcosa che giovi alla moralità della politica, alla quale Berlusconi ci ha ammaestrati». IL CASO FORMIGONI - In Forza Italia negli ultimi giorni ha tenuto banco anche il caso Formigoni: il presidente della giunta regionale lombarda sarà capolista al Senato ma comunque vadano le elezioni non lascerà il Pirellone per dar vita ad una carriera romana. A dirlo è proprio il leader forzista Silvio Berlusconi che parla di quella dell'ex leader ciellino come di una «candidatura di bandiera»: «Abbiamo ritenuto che ciò fosse utile per sostenere il programma e acquisire più voti alla nostra lista - ha precisato - . Nient'altro». E poi la rassicurazione: «Resterà in Lombardia. Non si può certo dire agli elettori, a un anno dalle elezioni regionali, che abbiamo scherzato». I RITIRATI - Il forzista Antonio Russo, ricandidato alla Camera nella circoscrizione Campania 1 all'undicesimo posto della lista (quindi con scarsissime probabilità di essere rieletto) ha comunicato a sorpresa con un telegramma la sua decisione di dimettersi dal partito, lamentando che Fi non ha tenuto conto degli sforzi compiuti «da galantuomini che hanno servito sia il partito che il Parlamento». Il deputato uscente, Massimo Grillo, ha rinunciato invece alla candidatura nell'Udc perché la sua richiesta di correre in una lista differente rispetto a quella del presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro non è stata accolta.SHOWMAN E BALLERINE- Tra i nomi a sorpresa spicca Pippo Franco capolista al Senato per la lista Dc-Psi. L'attore rischia quindi di passare dalla satira lieve del Bagaglino a Palazzo Madama. Si aggiunge alla schiera di personaggi dello spettacolo in corsa: da Rita Pavone (candidata al Senato nella lista «Per l'Italia nel mondo con Tremaglia») alla soubrette televisiva Mara Carfagna, candidata nelle liste di Forza Italia nella circoscrizione Campania 2 alla Camera, con ottime chance di essere eletta a Montecitorio: occupa infatti il quarto posto in lista. Confermata anche la candidatura del produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori, capolista alla Camera nella circoscrizione Lazio 1 per la Lega Nord.SPORTIVI ED EX CAMPIONI PARENTI - Mariella Bocciardo, prima moglie di Paolo Berlusconi, e quindi ex cognata del Presidente del Consiglio, è in lista con Forza Italia nella circoscrizione Lombardia 1 della Camera dei Deputati. Mariella Bocciardo è al numero 13 della lista, in una posizione che potrebbe garantirgli l'elezione a Montecitorio, e precede alcuni parlamentari uscenti come Dario Rivolta, Fabio Minoli, Alberto Di Luca e l'attuale sottosegretario all'Interno Michele Saponara.- Tra gli ex campioni sportivi arruolati dal Polo oltre a Manuela Di Centa (secondo posto nella lista di Fi per la Camera in Friuli), c'è l'ex velocista Marisa Masullo, al quinto posto nella lista per il Senato di An in Lombardia. «Ci aiuterà a correre e a superare la sinistra», ha detto scherzosamente Ignazio La Russa.Il centrodestra ha anche arruolato 4 membri della giunta nazionale del Coni, tra cui la vicepresidente. La decisione ha fatto insorgere i Ds che hanno denunciato «un tentativo da parte del centrodestra di invadere pesantemente gli spazi di autonomia del mondo dello sport». Mentre il Presidente del Coni Gianni Petrucci ha invitato le federazioni a «evitare ogni iniziativa che possa essere intesa quale propaganda politica o di sostegno a un singolo partito, lista o candidato».