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Storace "spia" Marrazzo e Mussolini


Oggi dalle colonne del Corriere della Sera la notizia di 16 arresti effettuati su ordine della Procura di Milano. L'accusa è di aver compiuto spionaggio politico per condizionare le elezioni acquisendo elementi contro gli avversari di Storace, in particolare Marrazzo e Alessandra Mussolini.I reati ipotizzati in 300 pagine di ordinanza sono: associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, falso, rivelazione aggravata di segreti d'ufficio, violazione di sistemi informatici e "illecite interferenze nella vita privata" anche attraverso intercettazioni ambientali abusive. In manette sono finiti 11 investigatori privati, 2 marescialli della Guardia di Finanza, un ispettore di polizia e due dipendenti della Tim. Storace: balle del CorseraQuesta mattina intervistato nel corso della trasmissione 'Omnibus' de La7, il ministro della Salute Francesco Storace ha detto che "anche la cronaca di questa mattina ci insegna che il Corriere della Sera è specialista in balle a uso e consumo della sinistra". "Nei titoli del Corriere non c'è scritto che l'indagine è del 2004, quando non c'erano né Marrazzo né la Mussolini candidati, non si capisce perché abbiano tirato in ballo il mio nome. E' una cosa molto fastidiosa su cui sono pronto a sfidare chiunque".Mussolini: fatti gravi Questa mattina la replica di Alessandra Mussolini: vista la "massima gravità" di quanto emerso, "chiedo che il Ministro della Salute Francesco Storace, membro del Governo della Repubblica, dia immediate e pubbliche spiegazioni in merito all'accaduto perché i fatti in contestazione, aldilà dei profili personali, rischiano di compromettere pesantemente la credibilità dei vertici di un partito, Alleanza Nazionale, che fa parte della coalizione di centro destra". "E' importante - conclude la Mussolini - che rispetto al corpo elettorale, con la massima trasparenza, chi è coinvolto in tali fatti si assuma le proprie responsabilità politiche". I Ds: Storace si spieghi in Parlamento"Le notizie apparse oggi sulla stampa rispetto a usi illeciti per condurre la campagna elettorale e condizionare il voto alle regionali del Lazio sono molto serie e preoccupanti. Di fronte a tutto questo fa male il ministro Storace a buttarla in barzelletta, essendo oggettivamente chiamato in causa", afferma Vannino Chiti, coordinatore della segreteria Ds."Se le notizie venissero confermate - rileva l'esponente dei Ds - si tratterebbe di illeciti gravissimi, veri e propri atti contro persone, ma soprattutto contro la democrazia e la liberta' dei cittadini, allo scopo di tentare di fabbricare dossier contro gli avversari politici della Cdl per poi condizionare l'esito elettorale".