Snorki sarai tu!

Sondaggi: dove eravamo rimasti ...


A trenta giorni esatti alle urne si fa più cruenta la guerra dei sondaggi. In un solo giorno, il 9 marzo, arrivano sulle scrivanie dei leaders ben quattro rilevazioni, tre delle quali opportunamente pubblicate - come stabilisce la legge - sul sito sondaggi elettorali. Due di esse sono state commissionate da Forza Italia e danno entrambe in vantaggio la Cdl: 50% contro il 49,3% (il dato è relativo alla Camera) secondo Euromedia Research, 48,8% contro il 48,3% secondo l'istituto americano di cui si è tanto parlato, ossia Penn Schoes & Berland Associates. Commento telegrafico di Berlusconi: «Allo stato la Cdl è avanti di una frazione di punto». In base all'indagine demoscopica della Psb, in due mesi e dieci giorni la Cdl guadagna 7,8 punti percentuali sull'Unione. Nello stesso periodo, l'Unione perde il 10,7. Alessandra Ghisleri, amministratore delegato di Euromedia Research, spiega così al quotidiano Affaritaliani.it gli ultimi trend elettorali: «Sull'onda dell'entusiasmo per il viaggio negli Stati Uniti, insieme ai primi comizi di Berlusconi a Milano e Torino, il partito di Forza Italia ha raggiunto il 23 per cento» afferma la Ghisleri. Dati però che Swg legge in maniera differente. Pur riconoscendo il buon momento di FI (+1,3%, al 20%) l'istituto triestino, a cui spesso ricorrono anche i Ds, riferisce di un distacco del 5 per cento alla Camera tra l'Unione e la Cdl, mentre al Senato la differenza si attesta al 6,1%, sempre a favore del centrosinistra. E' quanto si evince da un sondaggio commissionato da L'Espresso ed eseguito il 3 marzo. Dà in vantaggio (+ 3,5%) la coalizione di Prodi anche TNS Abacus (committente Sky Tg24), in base al quale l'Unione si attesterebbe al 51% (-0,5% rispetto alla rivelazione del 1 marzo) mentre la Cdl al 47,5% (+0,5% rispetto al 1 marzo).