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Tentato golpe in Ecuador


C'e' l'esercito a pattugliare le principali citta' dell'Ecuador dopo l'arresto, ieri, di tre colonnelli della polizia accusati di aver tentato di uccidere il presidente Rafael Correa durante la rivolta dei poliziotti. Resta in vigore lo stato d'emergenza e la normalita' dovrebbe tornare lunedi', con la riapertura delle scuole. Il capo della polizia, il generale Freddy Martinez, si e' dimesso subito dopo la fine della rivolta. Secondo la stampa locale, i tre arrestati sarebbero i colonnelli Manuel Rivadeneira, Julio Cesar Cueva e Marcelo Echeverria.Tre colonnelli della polizia ecuadoriana sono stati arrestati con l'accusa di "tentato omicidio" contro il presidente Rafael Correa. Fonti giudiziarie hanno precisato che i tre compariranno oggi davanti alla corte, chiamata a notificare le accuse contro di loro.Stando quanto reso noto ieri dal ministero della Sanità, il fallito golpe ha causato la morte di otto persone e il ferimento di altre 274. Il tentativo di colpo di Stato di due giorni fa è nato dalla protesta di poliziotti e militari contro la legge che limita i benefici fiscali delle forze di sicurezza. Dopo aver occupato l'aeroporto di Quito, capitale dell'Ecuador, e l'edificio che ospita il parlamento, gli agenti hanno circondato l'ospedale in cui si trovava Correa, ricoverato perchè‚ intossicato dal fumo dei gas lacrimogeni, facendo precipitare la situazione. Il presidente è stato tenuto in ostaggio per alcune ore, mentre veniva dichiarato lo stato di emergenza.