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Berlusconi: la Costituzione non è un dogma


Il premier Silvio Berlusconi ricorda in un messaggio, letto nell'aula del Senato dal sottosegretario Gianni Letta, il senatore a vita scomparso ad agosto e fa sue alcune considerazioni politiche. Ma prima di tutto ribadisce di essere entrato in politica "per difendere la libertà minacciata da forze illiberali".La Costituzione può essere modificata, "adattata" ai tempi e a un ammodernamento dello Stato. Tant'è vero che il presidente emerito Francesco Cossiga "da Capo dello Stato non esitò a picconarla"."Come imprenditore prestato alla politica ho deciso di scendere in campo per difendere la libertà minacciata da forze illiberali" scrive il Cavaliere impossibilitato a partecipare alla cerimonia a Palazzo Madama perchè convalescente dopo l'intervento alla mano. Berlusconi sottolinea che per lui "i valori e i principi che hanno ispirato l'azione di cattolico liberale" di Cossiga sono stati "preziosi" proprio nell'ottica della difesa della libertà nel Paese. Infine il passaggio sulla Costituzione che, dice interpretando la riflessione politica di Cossiga, non è "un dogma ma una carta delle regole democratiche che riconosce al suo stesso interno la possibilità di essere adattata" e riformata ai tempi. "Un insegnamento - conclude - che abbiamo fatto nostro con il preciso impegno di introdurre quelle riforme istituzionali necessarie per ammodernare lo Stato e renderlo più efficiente".