Snorki sarai tu!

46° Oscar tv 2006


E poi chiamateli Oscar. Dunque sabato sera all'Ariston di Sanremo sono stati incoronati i volti e i programmi migliori della televisione 2005 e per fortuna il presidente dell'Accademia di giurati, Gigi Vesigna, aveva precisato a scanso di equivoci: «Non ci siamo neanche riuniti. Ciascuno di noi ha ricevuto a domicilio la scheda per il voto e poi l'ha spedita al notaio». Insomma, guai a pensar male, non c'è stato nessun inghippo, nessun «magna magna» come scherzosamente dice sul palco il comico Max Giusti. Allora inaspettatamente il personaggio maschile dell'anno è Ezio Greggio, molto più «personaggio» lui del rinascente Fabio Fazio oppure di Adriano Celentano, che dai giurati ha preso appena 3 voti, ma che con Rockpolitik ha radunato tanti telespettatori come gli ultimi due festival di Sanremo messi insieme (per non parlare del clamore di stampa). E vabbè. L'altra sera Claudia Mori aveva bollato gli Oscar come un premio poco «serio» se non altro perché Rockpolitik non era neanche stato incluso nella lista di candidati alla vittoria. Pronta la replica del presentatore Daniele Piombi: «Però quando lo premiammo per 125 milioni di c..ate non ebbe nulla da eccepire». La donna televisiva è invece Simona Ventura che, nonostante il recente calo di ascolti a Quelli che il calcio, è stata senz'altro l'eroina 2005, capace di rifondare Music Farm e di resistere all'improvvisa fuga del calcio verso la tivù satellitare. Secondo l'Accademia degli Oscar Tv, è stata più meritevole di Michelle Hunziker e di Milly Carlucci, che comunque si è presa la rivincita globale con il suo Ballando con le stelle, votato dalla giuria come miglior programma. Il Tg1 è meglio del Tg di La7 e Il Grande Torino è infine la fiction dell'anno, superando Don Matteo e Orgoglio. E di sicuro ha mostrato molto orgoglio anche Pupo che a marzo del 2005 era quasi un desaparecido ma a fine anno conduceva il programma più visto della stagione, Affari tuoi e quindi è stato votato come il personaggio rivelazione. Fin qui il verdetto della giuria, che ha anche selezionato dieci programmi da affidare alla valutazione del televoto, il cui risultato è stato poi comunicato durante la serata presentata da Daniele Piombi (patron dell'evento nato 46 anni fa come Premio regia televisiva) e dall'onnipresente Milly Carlucci con la partecipazione di Max Giusti. In gara si sono ritrovati quindi: Ballando con le stelle, Che tempo che fa, L'Eredità, Le Iene, Markette, Quelli che il calcio, Sky calcio show, Striscia la Notizia, Unomattina e Zelig Circus. Il verdetto, che ha decretato la vittoria di L'Eredità, il programma di Raiuno con Amadeus (che non aspettandosi il riconoscimento se n'era già andato via disertando la premiazione) è poi arrivato durante uno show patinato e godibile, che ha radunato su di un solo palco 46 star (memorabile l'arrivo di Marcuzzi e Chiabotto vestite da Iena), si è ingolfato di superlativi e ha avuto anche il suo piccolo giallo, visto che durante le prove è stato cassato un siparietto di Max Giusti con Clemente Mimun ispirato al dibattito tra Prodi e Berlusconi. Non si sa mai, c'è la par condicio e quando fa comodo è la forbice giusta per tagliare qualsiasi cosa.