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Post N° 930


Eutanasia, l'Olanda guarda 8 e 1/2. Giovanardi in tv non fa dietrofrontPer una sera persino ad Amsterdam qualcuno si è sintonizzato sulle frequenze di La7. Occhi puntati sulla trasmissione "8 e mezzo".  Dopo le polemiche della passata settimana tra il governo olandese e il ministro italiano Carlo Giovanardi per le accuse del politico dell'Udc sulle leggi olandesi sull'eutanasia, nei Paesi Bassi il caso tiene ancora banco. Tanto da spingere i cronisti del "De Volksrant" - uno dei principali quotidiani olandesi - a seguire minuto per minuto il dibattito, taccuino alla mano. "Per Giovanardi i Paesi Bassi rimangono un paese nazista" ha titolato il "De Volksrant" dopo aver assistito alla puntata di "8 e mezzo". I giornalisti olandesi speravano in una marcia indietro di Giovanardi, incoraggiati soprattutto dalle parole spese dal premier Silvio Berlusconi e dal ministro degli Esteri Gianfranco Fini per far ritirare a Giovanardi le dichiarazioni contro l'appilicazione della legge sull'eutanasia nei Paesi Bassi. Nessun passo indietro invece dal ministro bolognese, che in trasmissione ha ripetuto le accuse verso il governo olandese che avevano provocato l'incidente diplomatico. Inutile, per il quotidiano olandese, la partecipazione al dibattito televisivo della europarlamentare centrista olandese Sophie Veld: "Giovanardi ha evocato un'immagine di case di cura piene di poveri bambini, che in Italia vengono curati con amore e che in Olanda verrebbero uccisi senza scrupoli".  Parole di un cattolico militante, criticano gli olandesi, supportatate da un "giornale ultraconsevartore come il Foglio" diretto dallo stesso Giuliano Ferrara, padrone di casa della trasmissione di La7. Mentre dall'Olanda continuano ad arrivare le critiche al ministro, in Italia il caso Giovanardi e il dibattito sull'eutanasia entrano di prepotenza tra i temi caldi della campagna elettorale. "Le leggi in Olanda sono incompatibili con il nostro modo di pensare - ha tagliato corto il leader dell'Udc Pierferdinando Casini intervendo in difesa del ministro durante il confronto televisivo con Francesco Rutelli - l'indignazione di Giovanardi è l'indignazione di tutta l'Udc". Il presidente della Margherita si è astenuto dal commentare le parole del ministro, ma ha ribadito la posizione dell'Unione sulla "dolce morte": "Diciamo no all'eutanasia e all'accanimento terapeutico. Decida la persona, con una dichiarazione anticipata e con l'aiuto di medici e familiari".Antefatto