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Sanzioni selettive della Ue contro Lukashenko


L'Unione europea ha deciso di emanare sanzioni selettive contro il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, per i numerosi arresti, avvenuti nella notte a Minsk, di centinaia di manifestanti dell'opposizione: lo ha annunciato la presidenza di turno austriaca al Consiglio europeo di primavera del 23-24 marzo.Il ministro degli Esteri austriaco, Ursula Plassnik, ha confermato che il vertice dei capi di stato e di governo della Ue ha deciso di adottare «misure restrittive contro i responsabili delle violazioni degli standard elettorali internazionali, compreso il presidente Lukashenko». La Plassnik non ha fornito ulteriori spiegazioni, ma fonti Ue avevano anticipato che le sanzioni dovrebbero riguardare il veto di ingresso nei Venticinque per coloro che sono accusati di brogli, la possibilitą di congelarne i conti e invece nessuna sanzione di tipo economico contro l'ex Repubblica sovietica.L'annuncio č arrivato al secondo giorno del vertice Ue di Bruxelles poche ore dopo che la polizia aveva messo fine, a Minsk, a un sit-in permanente di protesta che durava da quattro giorni. Nella notte gli agenti hanno portato via le centinaia di manifestanti accampati nella Piazza d'Ottobre, compreso il figliastro del leader dell'opposizione, Alexander Milinkevich, che ha confermato per domani una grande manifestazione. L'Osce (l'Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa) ha chiesto alle autoritą bielorusse di mettere fine alla «persecuzione» dell'opposizione e di rilasciare i manifestanti. La Russia, prendendo le difese di Lukashenko, ha accusato invece l'Osce di esasperare la tensione.