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Tunisia, si annuncia governo di coalizione


L’obiettivo dell’esecutivo è fermare l’ondata di scontri e violenze che stanno mettendo in ginocchio la Tunisia. Il portavoce del Parlamento, Fouad Mebazaâ, 77 anni, che ha assunto ad interim la carica di presidente il 15 gennaio scorso, aveva chiesto che si formasse un governo di unità.Il ministro Ghannouchi ha parlato ieri alla televisione di stato e ha promesso la formazione di un governo di coalizione.Maya Jeribi, segretario generale, del partito democratico progressista, l’opposizione ‘in carica’, ha rilasciato un breve comunicato in cui si auspica una Tunisia «imbocchi la strada delle riforme politiche e di libertà. Auspichiamo un’amnistia generale e l’invio di un messaggio forte al popolo tunisino, affermando che il processo di riforma è già iniziato».Ben Ali, fuggito il 14 gennaio dopo 23 anni di mandato, è stato il primo leader arabo ad essere costretto ad uscire di scena a causa del malcontento popolare. L’altro leader arabo a subire la stessa sorte fu, nel 1985, il presidente Gaafar al-Nimeiri, quando le manifestazioni di piazza in Sudan portarono a un colpo di stato. Intanto nel Paese le proteste per la disoccupazione, prevista al 13,1% nel 2011, sono all’ordine del giorno, così come sono usuali le violenze e le morti.Almeno 23 persone sono morte nelle manifestazioni tunisine, secondo il governo, anche se Al Arabiya afferma che il 13 gennaio un non meglio identificato gruppo per i diritti umani ha calcolato il bilancio delle vittime attestandolo a 66. L’esercito ha preso il controllo della sicurezza e si aggira per le strade, la televisione di stato in base ad un comunicato stampa della polizia ha dichiarato che gli assembramenti di più di tre persone sono stati banditi e le forze di sicurezza sono state autorizzate a sparare contro chiunque violi l’ordine.