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La crisi di governo del '98? Bertinotti: «Non si ripeterà»


Rifondazione è nell’Unione e non ci sono dubbi che si possa ripetere la crisi di governo nel 1998. «Per chiunque non abbia un pregiudizio, il paragone tra l'oggi e il '98 è inusabile».assicura Fausto Bertinotti, tornando a condannare qualsiasi paragone tra l'Unione che si candida alle prossime politiche e lo scorso governo Prodi.   «Nel ‘96 - dice il segretario del Prc - Rifondazione ed il centrosinistra erano entità diverse: non avevamo un programma comune e Prodi, in campagna elettorale, diceva addirittura che probabilmente non avrebbe accettato il concorso dei comunisti. Poi vincemmo con un programma di desistenza: cosa c'entra con l'oggi?». Rifondazione ha fatto «una scelta netta, difficile, ma necessaria storicamente - ribadisce Bertinotti - se si da un giudizio negativo sul governo Berlusconi e sul rischio di regressione storica per l'Italia, è compito delle forze di sinistra fare un'alleanza anche con i moderati per dar vita ad un nuovo corso. Abbiamo sottoscritto un programma e il compito che ci diamo è realizzare un programma riformatore che vedrà molte forze moderate premere perché venga smussato». Quella con l'Unione, sottolinea Bertinotti, «non è un'alleanza con la Confindustria che dopo essere stata organicamente alleata con questo governo ha rivisto la sua posizione in quanto in totale mancanza di una politica economica anche l'impresa viene penalizzata. Noi assumiamo la difesa degli interessi dei lavoratori per determinare una politica economica capace di convergenza con gli imprenditori per uscire dalla crisi».In ogni caso, osserva Bertinotti, l'alleanza tra Prc e le forze moderate dell'Unione non ha paragoni con il centrodestra, schieramento nel quale «le differenze sono assai rilevanti, come si vede anche negli attacchi di Berlusconi ai leader alleati. E poi - conclude - il centrodestra ha un carattere monocratico che francamente non è auspicabile per il centrosinistra».