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Israele verso un governo Kadima-laburisti


Il presidente israeliano Moshe Katsav avvierà domenica le consultazioni per la formazione del nuovo governo. Con ogni probabilità incaricherà lo stesso Ehud Olmert, attuale premier ad interim dopo la malattia di Ariel Sharon, di cercare di riunire attorno a sé una coalizione di maggioranza. L'ipotesi al momento ritenuta più probabile è che Kadima e Labour dell'ex sindacalista Amir Peretz (nella foto qui accanto), ne formeranno l'ossatura. Una coalizione di centrosinistra nella quale potrebbero entrare anche il partito "Meretz", che unendo i suoi 4 sei ai 20 del Labour sposterebbe ulteriormente a sinistra il peso dell'alleanza, più "Shas", il Partito dei Pensionati "Gil" e - forse - l'altro partito ultraortodosso askenazita della "Torah Unita", forte di sei seggi conquistati nel voto di martedì. In questa ipotesi, ai laburisti andrebbero sicuramente il ministero chiave delle Finanze e almeno un altro importante ministero economico, a Kadima con i suoi 28 seggi resterebbe tutta la politica estera e della difesa- con la probabile riconferma di Tzipi Livni - mentre a "Shas" interessebbe essenzialmente il controllo sui servizi di sicurezza e sul dicastero degli Affari interni. Sempre in questa chiave è dato poi quasi per scontato il ritorno di Yossi Beilin del "Meretz" al ministero della Giustizia.