Snorki sarai tu!

Berlusconi chiama in causa Ciampi.


 "Non può esimersi da un intervento" "Ora deve intervenire Ciampi". Si appella al presidente della Repubblica Silvio Berlusconi dopo che Romano Prodi, rispondendo a quella che chiama "la campagna di menzogne del centrodestra" sulla politica fiscale dell'Unione, ha accusato gli avversari di "delinquenza politica". Accusa ribadita anche oggi. E alla quale il premier ha deciso di rispondere tirando in ballo il capo dello Stato. "Tremonti - ha detto il Cavaliere - si rivolgerà al Quirinale per chiedere il suo intervento perchè è inaccettabile che un competitor di un'altra parte politica possa accusare di delinquenza gli avversari". "Credo che il presidente della Repubblica non possa esimersi dall'intervenire in modo molto preciso e determinato", ha concluso il premier. Un ragionamento che non sembra però convincere Pierferdinando Casini. "Il presidente Ciampi ha già detto quello che pensa - spiega il leader dell'Udc - ha fatto un appello ad abbassare i toni. Si vede che Prodi non lo ha voluto ascoltare. E' chiaro che il presidente Ciampi non può intervenire tutti i giorni in campagna elettorale. Ha già detto quello che pensa in modo inequivoco e chiaro". Mentre Giulio Tremonti dice di non sapere nulla di visite al Quirinale. "Sto andando a Bergamo", rispondeva a chi gli chiedeva lumi sulla vicenda. Intanto tutto il centrosinistra ha fatto scudo intorno a Prodi. Piero Fassino ha accusato la Cdl di usare "terrorismo e falsità" contro l'Unione, con Berlusconi intento a "diffondere solo paura tra gli elettori". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Fausto Bertinotti, Emma Bonino, Clemente Mastella e Francesco Rutelli. In una serie di colloqui telefonici tra il Professore e gli altri leader si è convenuto sul fatto che era necessario "una spallata" a questo tipo di campagna elettorale, che stava costringendo l'Unione a rincorrere e rettificare quanto la Cdl le attribuirebbe.