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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Mondiali, l'Italia nei quarti. Totti su rigore: vittoria al 95'

Post n°1453 pubblicato il 27 Giugno 2006 da lo_snorki
 
Tag: sport

Gli azzurri subiscono gli australiani, sterili ma solidi
Il penalty per un atterramento di Grosso all'ultima azione

  L'Italia è nei quarti. Battuta l'Australia grazie ad un rigore di Totti allo scadere del terzo minuto di recupero. Una vittoria arrivata quando nessuno ci credeva più e i supplementari incombevano come una tortura sugli azzurri stanchissimi. Con l'Italia in dieci e con l'Australia che teneva bene il campo. E invece, grazie ad una bella iniziativa di Grosso, quando l'arbitro stava per fischiare la fine, gli azzurri si sono aggiudicati il passaggio ai quarti. Dal dischetto ci ha pensato Totti. Stavolta senza "cucchiaio": una sberla fortissima sulla destra del portiere quasi all'incrocio dei pali.

Ma quanta sofferenza, che ritmo basso e quale incapacità da parte della Nazionale di prendere in mano la partita contro una squadra messa bene in campo dal furbissimo Hiddink, ma assolutamente superabile. Anche nel primo tempo, in parità numerica, Del Piero, dopo qualche buona idea, si è spento, Toni e Gilardino hanno sbagliato tanto, Pirlo è stato al di sotto delle altre prove. Fantastica, invece, la difesa, con Cannavaro, Zambrotta e Buffon insuperabili.

Si parte. Lippi, a sorpresa, lascia in panchina Totti e manda in campo Del Piero. In avanti si ricompone la coppia Totti Gilardino. La prima occasione per gli azzurri arriva al 3' grazie ad un colpo di testa di Toni che sfiora il palo. Il ritmo è abbastanza blando, le squadre si studiano. Al 7' Gilardino, in area, perde l'attimo buono per tirare. Nuova occasione al 12' con Gilardino col destro: respinto.

Ed è sempre l'attaccante del Milan a costringere il portiere dell'Australia ad una deviazione sopra la traversa con un tiro di controbalzo da limite. E al 22' l'Italia potrebbe andare in vantaggio. Merito di Toni che, in area, si inventa una bella girata bassa che Schawarzer respinge, quasi per caso, con un piede.

Per vedere il primo in porta degli Aussie bisogna aspettare il 23' con un colpo di testa di Viduka , bloccato da Buffon senza problemi. Decisiva, invece, la parata di Buffon al 30'. Solo grazie ai riflessi del numero uno azzurro, la partita non si sblocca: calcio di punizione da destra, mischia in area, arriva Chipperfield, destro in corsa, il portierone blocca in due tempi.

La paura sembra scuotere l'Italia che va vicina al gol con Toni, l'uomo che maggiormente si è messo in mostra. Stavolta un suo colpo di testa da dentro l'area finisce sopra la traversa.

Il primo tempo si chiude senza altri sussulti. L'Italia, pur potendo contare su 4 occasioni da rete (contro una sola per gli australiani), non gira e non convince. Troppo lenta, con un Del Piero partito bene ma spentosi poco a poco, troppo spesso imbrigliata dal pressing degli australiani.

La ripresa si apre con una doccia gelata per gli azzurri. Materazzi stende Bresciano al limite dell'area, per il severo arbitro spagnolo Cantalejo è espulsione. Un cartellino rosso che, però, pare eccessivo. Lippi, dopo aver levato Gilardino per Iaquinta, fa uscire Toni per Barzagli. Cambia così l'attacco azzurro. L'Australia, in superiorità numerica, spinge. Passare il turno sarebbe per i gialloverdi un traguardo storico.

Ma anche loro sembrano timorosi: frenati sulla soglia di un sogno. Tengono bene il campo, fanno girare la palla, ma non riescono quasi a impensierire Buffon. Al tredicesimo Chipperfield impegna il nostro portiere. Ci credono gli australiani, ma l'Italia si difende bene. Al 20' Pirlo prova ad allentare la pressione con una punizione che Schwarzer alza sopra la traversa.

La difesa azzurra tiene con Zambrotta su tutti. Il centrocampo invece soffre. Si arriva così al 29' con Lippi che fa entrare Totti al posto di un deludente Del Piero. L'Italia soffre e si vede. L'inferiorità numerica si fa sentire anche se la difesa regge bene. Al 41' azzurri vicini al gol alla fine di una confusa mischia in area australiana che Iaquinta conclude con un tiro, sporco, che Schwarzer blocca.

Tre i minuti di recupero. L'Australia pensa ai supplementari e, forse, ai rigori. Magari alla proverbiale fortuna di Hiddink con gli azzurri. Ma l'Italia finisce i tempi regolamentari attaccando. E proprio in una delle ultime azioni, Grosso entra in area e viene steso. Rigore che Totti realizza. L'Italia, soffrendo, ha vinto stasera saprà chi, tra Svizzera e Ucraina incontrerà il 30 giugno ad Amburgo. Per ora è quello che conta. Ci sarà tempo per capire perché non è riuscita a giocare.

ITALIA-AUSTRALIA 1-0

ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Materazzi, Grosso; Gattuso, Pirlo, Perrotta; Del Piero (30'st Totti); Toni (11'st Barzagli), Gilardino (1'st Iaquinta). In panchina: Peruzzi, Amelia, Oddo, Zaccardo, Barone, Camoranesi, Inzaghi. Allenatore: Lippi

AUSTRALIA (3-5-1-1): Schwarzer; Moore, Neill, Chipperfield; Sterjowski (37'st Aloisi), Culina, Grella, Wilkshire, Bresciano; Cahill; Viduka. In panchina: Kalac, Covic, Popovic, Skoko, Kewell, Lazaridis, Beauchamp, Thompson, Kennedy, Milligan. Allenatore: Hiddink

ARBITRO: Luis Medina Cantalejo (Spagna)

RETE: 50'st Totti (rig)

NOTE: pomeriggio tiepido, terreno in buone condizioni, spettatori 46.000 circa. Angoli 2-2. Espulso al 6'st Materazzi per gioco falloso. Ammoniti Grella, Grosso, Cahill, Wilkshire, Gattuso, Zambrotta. Recupero: 1'; 3'

 

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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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