Vivere

LA SOLITUDINE DEI NUMERI..SECONDI..


Faccio seguito alla promessa fatta nel post precedente e continuo  trattare del tema della solitudine facendo riferimento a cosa ne hanno pensato I GRANDI.NICOLA ABBAGNANO affermava che alcune solitudini si SCELGONO,altre ce le troviamo addosso.Sant'AGOSTINO.maestro di solitudine,la riteneva INDISPENSABILE per avviare un rapporto con Dio.Per gli STOICI era una filosofia di vita:VIVI NASCOSTO..e M. De MONTAIGNE fece della oslitudine UN CAPOlAVORO,si ritirò nella torre del suo castello per  vivere,i SAGGI,MOSE' GESU' i monaci spesso si ritirarono o si ritirano in solidudine per meglio parlare con se stessi.GIACOMO LEOPARDI ebbe spesso una vita isolata riflessa nel componimento poetico  la vita solitaria.e Nietzche affermava che lontano dal mercato e dalla gloria nacquero gli inventori DEI NUOVI VALORI.Ed infine GLI ANACORETI DELLA TEBAIDE celati nelle loro grotte,nel sentire venire meno le proprie forze ridevano e sghignazzavano.Forse volevano esauire le loro scorte di COMICITA'a disposizione.E VOI che ne pensate?