Il Muratore

Hina e i diritti umani


Sgombriamo il campo da possibili equivoci: chi si sottopone ad un viaggio di migliaia di Km e lascia famiglia  d'origine , terra , abitudini per guadagnarsi un pezzo di pane in una terra straniera  ,  non merita solo accoglienza ed aiuto , ma merita soprattutto tanto rispetto.Credo che una società civile , degna di questo nome , debba garantire loro tutti i diritti umani e tra questi anche la libertà di scegliere la religione e le abitudini di vita che vogliono , con l’unico limite del vecchio , ma fondamentale , principio che la libertà di un essere umano finisce dove incomincia quella di un’ altro essere umano .Purtroppo la nostra società debole , decadente e corrotta ed anche un po’ fessa ( la società dei capponi .. appunto  vedi il post 67)  spesso non è in grado di proteggere  queste persone che pertanto rimangono in balia  (spesso) degli aguzzini dai quali in fin dei conti , hanno cercato di allontanarsi .. perché è chiaro che se stai bene al tuo paese , se ti va bene la tua terra così come è , allora non emigri , se lo fai è perché qualcosa non va  ed allora  sei costretto ad inseguire una speranza per cambiare la tua vita!Poi è chiaro che dove vai porti te stesso e … l’erba di casa tua è sempre più verde , il cibo sempre migliore , la gente pure e così le usanze (la lontananza stempera i ricordi e la nostalgia modifica anche la realtà ..)! Il problema , quindi non sono gli emigranti , ma chi cerca di utilizzarli per i propri scopi di espansionismo religioso , condizionandoli , minacciandoli e controllandoli  … si tratta dell’integralismo islamico ( i cuochi .. vedi li post 67), che ha un progetto ben preciso .. una missione .. per la quale si riserva il diritto di utilizzare qualunque mezzo ( .. i soldi per corrompere … la persuasione, quando possibile , … i mezzi legali permessi nel paese da conquistare , l’assassinio di persone scomode  ed il terrorismo) .:la conquista dell’occidenteL’esempio di Hina è sintomatico di come vanno le cose! La ragazza è stata uccisa dal padre perchè voleva vivere all'occidentale  ed i caporioni dell'islam  , sul momento , hanno cercato di difenderlo ( si ha sbagliato ..però  .. ricordate le interviste dei TG ?) , adesso visto lo scalpore e l’esecrazione suscitata dal fatto ( ed anche per  strategia difensiva) il padre parla di .. impeto d’ira ( per schivare la premeditazione) , quelli che lo giustificavano si sono fatti da parte e parlano altri  … di ignoranza dell’islam  ..ma guarda!Quello che so è che ad Hina non è stato garantito un diritto umano sacrosanto la scelta di come voleva vivere Quello che temo ( vedi la concessione del rito abbreviato ) è che alla fine  tra una scorciatoia giudiziaria  ed un garantismo all’italiana ..si aggiri il vero “nodo” .. l’origine del crimine! Al contrario di quello che sembra , invece , vedo come un segno positivo la mancata concessione di costituirsi parte civile alla associazione delle donne islamiche .Mi perdoni la  signora Santanchè ( che per altro ammiro moltissimo per il suo impegno) , ma in questo caso se  fosse stata accordata , avrebbe  rischiato di trasformare il processo in un evento mediatico di discussione tra l’islam cattivo ..dei parenti  e quello buono ..delle donne islamiche !Con tutto il rispetto a me , non ne può fregare di meno di una tale discussione! ( che semmai deve svolgersi all’interno delle moschee e dei circoli culturali islamici)Quello che importa è che per la legge ( appunto)   una persona è stata uccisa e che se fosse o no una buona musulmana , ci lascia del tutto indifferenti , essendo la cosa estranea al problemaIl processo deve accertare i fatti , le responsabilità  e comminare le relative pene a prescindere da considerazioni religiose!Semmai se dovesse risultare confermato ciò che adesso si sa solo per via mediatica e cioè che Hina è stata "macellata" in seguito ad una sentenza di morte espressa da un tribunale speciale ( il consiglio di famiglia) , previsto da usanze religiose o culturali del suo paese di origine (…insomma  in pratica un caso di applicazione della  Sharia !) , allora questo  fatto non dovrà essere valutato come un attenuante , ma al contrario come un aggravante, palesandosi tra l’altro gli estremi del reato di violazione dei diritti umani e del crimine contro l’umanità.