Post n°5 pubblicato il 21 Maggio 2008 da blazau_solar
Associazioni di volontariato promuovono la spedizione di cucine solari ai campi profughi di Niger e Burkina Faso attraverso missionari. Motivazione: Il processo di deforestazione e desertificazione provocati dalla raccolta della legna e dall'allevamento del bestiame sommati ai cicli di siccità e ai cambiamenti climatici è diventato un grave problema in alcune zone del pianeta, principalmente nelle regioni subSahariane di paesi come Sudan, Nigeria, Burkina Faso, Senegal, ecc .. La scarsità di legna (gli esperti parlano ormai di crisi della legna) arriva a tali livelli che in certi momenti è più costoso quello che viene bruciato sotto la pentola che il cibo riscaldato nella stessa. L'energia solare si presenta come una possibilità di attenuare il conflitto tra quantità di popolazione e disponibilità di risorse naturali. La sfida che dobbiamo affrontare però è il fabbisogno di 200 milioni di queste cucine per risolvere il problema della mancanza di legna .. Per donare una cucina solare clicca qui: TrezzanoSolidale.it |
Post n°4 pubblicato il 21 Maggio 2008 da blazau_solar
Una bella dimostrazione di come si può sfruttare l'energia solare, anche d'inverno, per fare cose utili con poco sforzo o investimento. Inoltre tali cucine sono di grandissimo aiuto nei paesi poveri dove evitano l'abbattimento ed il trasporto a spalla della legna. La cucina è composta da uno specchio parabolico, costituito da parti separate, che riflettono i raggi solari su un contenitore posto sul punto di fuoco al centro della parabola. Il contenitore assorbe il calore concentrato e il contenuto comincia a cuocere. Ovviamente in base alle dimensioni della parabola i tempi cambiano. Ad esempio per portare ad ebollizione 1 litro di acqua con una parabola del diametro di 1 metro servono 18 minuti (circa 300W di potenza), mentre con una parabola di 1,4 metri servono solo 9 minuti. La temperatura massima raggiungibile è pari a quelle delle cucine classiche e si aggira intorno ai 200° permettendo quindi anche di friggere o infornare. I lati positivi sono molti. Si utilizza energia perfettamente pulita, ha un basso costo (si va da circa 100 a 200 euro), è facile da montare e da trasportare ed è utilizzabile per quasi tutto l'anno poichè la temperatura esterna influisce pochissimo sul riscaldamento che dipende esclusivamente dall'esposizione solare. Si può utilizzare già da un'ora dopo l'alba fino ad un'ora prima del tramonto. Per seguire il sole e rendere la parabola sempre perpendicolare ai raggi, bisogna spostare l'inclinazione ogni 20 minuti circa. Un altro modello più semplice da realizzare con il Fai-Da-Te, anche se un pò meno potente, è quello con struttura a cassone descritto molto bene nel sito solarcooking.org che permette di ottenere ottimi risultati solo nelle ore centrali della giornata per la mancanza di possibilità di inclinazione. "Ecco le istruzioni per costruire una vera cucina solare. Leggile con attenzione, guardando anche il disegno che illustra i diversi pezzi che la compongono. La cucina solare viene costruita con due scatole a forma di prisma triangolare per limitare l'inerzia termica, con un volume da riscaldare minimo. Le dimensioni indicate sono in funzione di un recipiente per cibi di forma rettangolare, con una capacità di circa 2 litri. Le dimensioni possono essere modificate in funzione del recipiente per cibi da cuocere. È formata da una cassetta interna di legno truciolare di 1 cm di spessore. Il coperchio interno di vetro (vi) viene incernierato in basso (c) ed è manovrato mediante una ventosa, in alto. Le pareti interne verranno rivestite con fogli di alluminio per alimenti, graffettati, con la parte lucida verso l'esterno (particolare A). Una cassetta esterna di legno truciolare di 1 cm di spessore, rivestita con materiale isolante dello spessore di 5 cm, conterrà di misura la scatola interna. Il coperchio esterno di vetro (ve) viene incernierato in alto (c) ed è manovrato mediante una maniglia (m), in basso (particolare B). Lo spessore dei vetri dovrà essere di 2 mm ciascuno, con distanza di 2,5 cm. Il coperchio della cucina solare è formato da una cassetta rettangolare, rivestito internamente con materiale isolante spesso 5 cm, incernierato nella cassetta esterna in alto. All'interno del coperchio viene fissato uno specchio (s). Per mantenere aperto il coperchio della cucina solare si fisserà una corda nel bordo inferiore da legare dietro, tirata secondo l'inclinazione da dare allo specchio perché possa riflettere dentro le radiazioni solari (particolare C). Per completare la cottura dei cibi, quando il sole è tramontato si chiuderà il coperchio, per poter avere i cibi (ancora caldi) alla sera. Per ottenere un miglior isolamento dal terreno, la cucina solare verrà appoggiata sopra quattro piedi alti 3 cm ciascuno (p). Ogni 20 minuti circa si orienteranno la cucina solare e l'inclinazione dello specchio in posizione perpendicolare alle radiazioni solari." Tratto da: ProgettoMeg |
Post n°3 pubblicato il 21 Maggio 2008 da blazau_solar
Come funziona? La cucina ad energia solare non funziona a pannelli solari, ma tramite un riflettore parabolico che concentra i raggi del sole sulla pentola e la riscalda. E' possibile raggiungere le stesse temperature delle cucine tradizionali (c.a. 200 ºC ), e conseguentemente, oltre a cucinare, è possibile infornare e friggere. Data la profonda curvatura del riflettore, il foco calorifico si trova in posizione sicura, all’interno della parabola della cucina. La pentola è di facile accesso, pertanto il cuoco può continuare a cucinare le proprie ricette abituali: occorre solo aver cura di installarla in un luogo soleggiato e in uno spazio protetto dal vento. Il riflettore è orientabile rispetto del sole: è pertanto possibile cucinare dal mattino fino al pomeriggio, e sfruttare anche piccoli periodi di insolazione. Combinando la cucina con semplici contenitori isolanti (es. cesti di fieno), si può finire la cottura nell’interno degli stessi e lasciare così libera la cucina parabolica per preparare altri cibi. Il cesto isolante permette di mantenere la temperatura del cibo durante diverse ore, e ciò permette di servirlo alla sera, ancora caldo. La cucina ad energia solare parabolica è pertanto molto adatta per famiglie e, particolarmente, per piccole istituzioni. Grazie ai notevoli miglioramenti apportati negli ultimi anni, si è riusciti ad avere tutti i requisiti per la loro distribuzione a livello mondiale. Gli attuali modelli di cucine ad energia solare sono infatti caratterizzati da: - Basso costo - Peso contenuto - Facile trasporto - Montaggio semplice - Manutenzione limitata Per il montaggio di una cucina ad energia solare parabolica di alta qualità è necessario poco tempo. I kit contengono tutti i pezzi necessari, sono maneggevoli e possono essere trasportati in qualsiasi punto del mondo. Sono già state costruite oltre 15.000 cucine paraboliche, e distribuite in oltre 80 paesi di tutto il mondo. Fonte: Il Portale Del Sole |
Post n°2 pubblicato il 21 Maggio 2008 da blazau_solar
Si è tenuta a Milano, l'8 luglio, una dimostrazione dal vero di quanto si possa fare con le energie pulite e alternative. Concerti in piazza con amplificatori alimentati da pannelli fotovoltaici, cibi cotti con semplicissime cucine che sfruttano il calore del sole, scaldabagni che riscaldano l'acqua con pannelli solari... Malgrado la semplicità di installazione di questi dispositivi e i costi contenuti, e malgrado sia un paese molto soleggiato, l'Italia è spaventosamente indietro nell'utilizzo di queste energie rinnovabili e non inquinanti. Eppure paesi ben più ombreggiati e bui del nostro stanno dimostrando che si può intraprendere un cammino più verde e rispettoso dell'ambiente ... |
Post n°1 pubblicato il 21 Maggio 2008 da blazau_solar
Per forno solare, si intende un dispositivo in grado di concentrare la luce del sole ed utilizzarla per fini alimentari: dalla cottura di semplici pagnotte fino a elaborati arrosti, passando per la pasta e la sterilizzazione dell'acqua ai fini di renderla potabile. Tipologie di forni solari Esistono due tipologie di forni solari: quelli a scatola sono i più semplici e, sebbene si trovino anche in commercio, è facile costruirli in casa con materiali poveri (cartoncino, carta stagnola, colla). Con questo tipo di forni solari, la cottura avviene a temperature relativamente basse: ciò consente di allontanarsi per svolgere altre faccende senza rischiare di bruciare il cibo. Alternativamente, si trovano in commercio dei forni solari a concentrazione, molto più efficienti di quelli a scatola seppure un po' più cari, che sfruttano uno specchio parabolico per concentrare al massimo la luce nel punto in cui si pone la pentola con il cibo, superando anche i 200° C di temperatura: in condizioni di cielo sereno e con sole visibile, è possibile, ad esempio, cuocere del riso per otto persone in 25 minuti. A causa della grande utilità e praticità dimostrata da questi forni, il loro uso si sta diffondendo molto anche in alcuni campi profughi. Fonte: Wikipedia |
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