Sole ad Oriente

Riprogrammare i vecchi nastri


*Riprogrammare i vecchi nastri* Non avere paura di fare il primo passo, anche se piccolo. Concentrati sul fatto che vuoi imparare. Accadranno veri miracoli. *Le affermazioni hanno il loro potere*Conoscendo meglio il potere del pensiero e della parola, dobbiamo ora cercare di ristrutturarli entrambi rendendoli positivi: solo in questo modo, infatti, possiamo ottenere dei benefici. Siamo disposti a rendere positivo il dialogo con noi stessi? E' sempre bene ricordare che, ogniqualvolta pensiamo e parliamo, facciamo delle affermazioni. L'affermazione E' il punto di partenza, il primo passo che apre la via al cambiamento. Facendo affermazioni, diciamo all'inconscio che ci stiamo responsabilizzando, che possiamo fare qualcosa per cambiare. Per fare affermazioni intendo scegliere consapevolmente frasi e termini che aiutano a eliminare qualcosa di negativo o a creare qualcosa di nuovo e positivo. Se diciamo: "Non voglio più stare male" l'inconscio recepisce solo stare male; dovete, invece, parlargli chiaramente esprimendo i vostri desideri senza ambiguità : "Mi sento stupendamente bene. Sprizzo salute da tutti i pori!" L'inconscio E' molto diretto: non ha strategie, nE' obiettivi da perseguire, fa in sostanza quello che sente. Se diciamo:"Odio questa macchina", non ci fornisce un'automobile nuova perché non capisce quello che vogliamo. Ed è probabile che, anche se comperiamo una macchina nuova, finiremo per detestarla come la precedente poiche' abbiamo fatto quell'affermazione: l'inconscio recepisce infatti unicamente "odio questa macchina." Pure in questo caso e' indispensabile chiarire i propri desideri dicendo, ad esempio: "Ho una bellissima macchina nuova che soddisfa pienamente le mie esigenze". Se c'e' qualcosa nella nostra vita che detestiamo, esiste un metodo rapido per allontanarla o eliminarla: benedirla con amore." Ti benedico con amore e ti libero, ti lascio andare". La tecnica funziona per persone, situazioni, oggetti e ambienti di vita e potrebbe essere utilizzata anche per abitudini di cui vogliamo liberarci. Un mio paziente che desiderava smettere di fumare diceva ad ogni sigaretta fumata: "Ti benedico con amore e ti libero dalla mia vita"; dopo alcuni giorni la voglia di fumare era diminuita, dopo alcune settimane, scomparsa. *Meritiamo il bene* Pensiamo un istante: che cosa desideriamo esattamente in questo momento? Riflettiamoci con attenzione e, alla fine, diciamoci:"Accetto" specificando quello che desideriamo. E' qui che, a mio avviso, molti si bloccano. Alla radice del problema sta il fatto che riteniamo di non meritare quello che desideriamo. Il nostro potere personale dipende dal modo con cui percepiamo di essere o meno meritevoli di qualcosa, fattore questo influenzato dai messaggi ricevuti durante l'infanzia. Anche in questo caso e' sbagliato ritenere di non poter cambiare a causa di tali messaggi; molto spesso mi sento dire: "Louise, le affermazioni non funzionano". In realta', la questione non sta nelle affermazioni, ma nel fatto che non pensiamo di meritare il bene. Per poter capire se siamo convinti di meritare qualcosa, e' sufficiente fare un'affermazione e valutare i pensieri che essa suscita in noi; a tal fine e' utile scrivere quanto pensiamo per chiarirci ancora meglio le idee. L'unico fattore che ci impedisce di meritare qualcosa o di amare noi stessi sono le opinioni altrui, che abbiamo accettato come verita'. Quando riteniamo di non meritare il bene, viviamo nel caos, perdiamo oggetti, ci facciamo male, tendiamo a cadere e ad avere incidenti: in questo caso e' necessario iniziare a pensare che meritiamo tutto il bene che la vita puo' offrire. Per riprogrammare i pensieri negativi, che cosa dobbiamo dunque fare? Quale e' la prima pietra da porre alla base del nuovo modo di pensare? Che cosa e' necessario conoscere a tal fine di noi? Credere? Accettare? E', ad esempio, utile ripetere le seguenti affermazioni: "..Sono degno; Sono meritevole; Mi voglio bene; Lascio che la vita mi appaghi..." Tali concetti formano la base dei nuovi pensieri sui quali operare e a cui e' possibile ispirarci per fare ulteriori affermazioni e creare quello che desideriamo. Spesso capita che, dopo una mia conferenza, qualcuno mi dica o mi scriva che e' guarito mentre ascoltava le mie parole; talora si tratta di casi lievi, talora di gravi. Un giorno una donna con una piccola massa alla mammella mi racconto' che questa era scomparsa durante la mia conferenza: aveva semplicemente sentito qualcosa che si muoveva dentro una mammella e aveva deciso di lasciare che questo qualcosa abbandonasse il suo corpo. Cio' dimostra pienamente il nostro potere: quando, infatti, non siamo pronti a liberarci di qualcosa, significa che vogliamo trattenerla perche' in qualche modo ci serve. In questo caso non c'e' nulla da fare: la tecnica non funziona. Quando, invece, siamo pronti a liberarcene, anche la situazione piu' banale puo' aiutarci a farlo. Se abbiamo ancora un'abitudine che vorremmo abbandonare, chiediamoci a che cosa ci serve, che cosa ne ricaviamo: se non siamo in grado di rispondere, proviamo in un altro modo. "Se non avessi piu' quest'abitudine, che cosa succederebbe?" Frequentemente, la risposta e': "La mia vita migliorerebbe." Anche qui emerge il fatto di ritenere di non meritare una vita piu' soddisfacente. *La Cucina Cosmica* Quando facciamo un'affermazione per la prima volta, puo' non sembrarci vera; le affermazioni sono tuttavia come i semi piantati nel terreno: hanno bisogno di tempo per germogliare e trasformarsi in piante. Dobbiamo essere pazienti nella fase di crescita; continuando a ripetere l'affermazione, riusciremo a liberarci di quanto desideriamo, ad accettare l'affermazione stessa come vera, oppure a trovare una nuova strada da percorrere. Potrebbe anche accadere di avere un'idea brillante o che un amico telefoni dicendo:"Hai provato questo?"; in tal modo saremmo indotti a fare il passo successivo. E' bene fare ogni affermazione usando il tempo presente, cantandola o canticchiandola a guisa di ritornello per assimilarla con maggiore facilita'. In proposito va sempre ricordato, tuttavia, che non e' possibile influenzare le azioni di una persona con le proprie affermazioni. Dire che: "Giovanni e' innamorato di me" e' una forma di manipolazione, un tentativo di controllare la vita altrui che ha, tra l'altro, un effetto boomerang. Non ottenendo pertanto quello che desideriamo, diventiamo infelici. E' invece opportuno affermare di essere amati da una persona meravigliosa elencandone le doti: solo in questo modo consentiamo all'Energia interiore di avvicinarci ad essa. Non conosciamo la dimensione spirituale altrui e non abbiamo alcun diritto di interferirvi; anche noi, del resto, non vorremmo che qualcun altro lo facesse nei nostri confronti. Se qualcuno e' ammalato, benediciamolo augurandogli amore e pace, non chiediamo che guarisca. Mi piace paragonare il fatto di fare affermazioni a quello di ordinare alla cucina cosmica: al ristorante, dopo aver ordinato le pietanze al cameriere, non ci dirigiamo in cucina per verificare se l'ordinazione viene riferita al cuoco o per vedere come quest'ultimo prepara i cibi. Sediamo tranquillamente al tavolo chiacchierando con il nostro amico o la nostra amica, sorseggiando qualcosa o mangiando un po' di pane nella convinzione che i piatti ordinati verranno serviti non appena pronti. Lo stesso avviene quando iniziamo a fare affermazioni. Facendo un'ordinazione alla cucina cosmica, lo chef, l'Energia Superiore, si mette subito al lavoro: noi, intanto, proseguiamo la nostra vita sapendo che quanto ordinato e' in fase di preparazione. Se ci viene servito quello che non abbiamo ordinato e se abbiamo stima di noi stessi, lo rimandiamo indietro; in caso contrario, lo accettiamo. Possiamo comportarci analogamente anche al "ristorante" cucina cosmica: se non riceviamo quello che desideriamo, possiamo rifiutarlo. Cio' avviene generalmente quando non siamo sufficientemente chiari nell'ordinazione. In questo caso, si adotta la tecnica della liberazione. Al termine delle mie sedute e delle mie meditazioni dico sempre:"E cosi' sia". E' in sostanza un modo per confermarmi che l'Energia Superiore e' nelle mie mani e che la libero verso gli altri. Le tecniche terapeutiche della Scienza della Mente sono molto efficaci; maggiori informazioni possono essere ottenute nelle varie sedi e attraverso le pubblicazioni di Ernest Holmes. *Riprogrammare l'inconscio* I pensieri si accumulano; quando meno ce l'aspettiamo, quelli vecchi riaffiorano. Quando riprogrammiamo la nostra mente, e' normale e del tutto naturale fare un passo avanti e uno indietro, per poi proseguire ancora in avanti. Non credo che possiamo apprendere nulla perfettamente in venti minuti: ci vuole pratica. Basta pensare alle frustrazioni provate quando si impara a usare un computer! Per adoperarlo con sicurezza, e' necessario conoscere il suo funzionamento e le sue regole d'uso, fatto che richiede un certo tempo e una certa esperienza. Chiamai il mio primo computer "il Mio Mago": dopo che imparai a usarlo infatti, produceva quello che, ai miei occhi, appariva come una magia. A volte, tuttavia, sbagliavo e il Mio Mago, per indicarmelo, mi divorava pagine e pagine dei testi che vi immettevo obbligandomi a rifare gran parte del lavoro; a forza di errori, appresi pero' a utilizzarlo alla perfezione. Per utilizzare a perfezione la Vita, e' importante ricordare che l'inconscio e' come un computer: immettendo ciarpame, ne esce ciarpame, immettendo pensieri negativi, ne escono esperienze negative. Apprendere nuovi modi di pensiero richiede indubbiamente tempo e molta pratica: l'importante e' essere pazienti. Quando impariamo qualcosa di nuovo e i vecchi schemi riaffiorano, non diciamoci: "Non ho appreso nulla", bensi' " Va bene, riproviamoci!" Chiarita una questione, non e' detto che non dovremo piu' confrontarci con essa. Come facciamo a sapere se la difficolta' e' superata se non ci mettiamo alla prova? A questo scopo e' bene riaffrontare il problerna valutando le nostre reazioni: se ci ritraiamo spaventati come in passato, significa che la lezione non e' servita e che dobbiamo impegnarci ulteriormente. Tutto qui: si tratta solo di un piccolo test che ci indica il punto in cui siamo arrivati. Continuando a ripetere le affermazioni, abbiamo l'opportunita' di reagire differentemente a qualsiasi problema, di salute, finanziario o interpersonale, di superarlo. Dobbiamo operare gradatamente, salendo un gradino per volta; se, raggiunto un determinato livello, pensiamo di avercela fatta, possiamo rimanere delusi: i vecchi problemi possono infatti riaffiorare e farci ancora del male, se non vi siano ancora modifiche e cambiamenti da effettuare. Non pensiamo mai di non essere in grado di fare nulla perche' qualcosa che abbiamo tentato di rimuovere ci crea nuovi problemi. Quando, confrontata con una vecchia questione, mi resi conto di non essere una persona spregevole, trovai la determinazione per andare avanti. A tal fine mi ripetevo continuamente:"Louise, stai facendo progressi. Guarda quanta strada hai percorso; devi solo esercitarti un po di piu'. E, soprattutto, ti vuoi bene." Ognuno di noi decide di nascere in un momento e in un posto precisi scegliendo di venire su questo pianeta per imparare a sviluppare la propria dimensione spirituale, contribuendo, di conseguenza, all'evoluzione dell'umanita'. Uno dei modi per consentire alla vita di offrirci i suoi beni e' dichiarare le nostre verita' sradicando le convinzioni che ci impediscono di ottenere quanto desideriamo. Dobbiamo dichiarare, in sostanza, che tutti i pensieri negativi, tutte le paure e tutti i problemi verranno rimossi dalla nostra mente. Per molto tempo ho fatto mie le seguenti idee traendone notevole beneficio : Tutto quello che ho bisogno di sapere mi viene rivelato Tutto quello di cui ho bisogno mi viene dato al momento giusto e nel posto giusto. La vita e' gioia e amore. Sono una persona piacevole, amabile e amata. Sono sana e piena di energia. Ho successo in ogni campo. Sono disposta a cambiare e a crescere. Nel mio mondo tutto va bene. Ho imparato che non riusciamo a essere positivi in ogni occasione; ciononostante, mi sforzo sempre di considerare la vita un'esperienza meravigliosa e di ritenermi protetta. Questa convinzione e' diventata per me una vera e propria legge. Ritengo che tutto quello che ho bisogno di sapere mi venga rivelato e, per tale motivo, tengo occhi e orecchie bene aperti. Quando scoprii di avere un cancro, pensai che uno specialista di riflessologia plantare potesse essermi d'aiuto; una sera mi recai a una conferenza tenuta da un riflessologo e, non avendo potuto sedermi in prima fila come sempre faccio per avere un contatto piu' diretto con l'oratore, mi accomodai nell'ultima. Subito dopo che mi fui seduta, un riflessologo si accomodo' accanto a me ed iniziammo a parlare; mi disse che faceva persino visite domiciliari. Non dovetti nemmeno chiamarlo: venne lui da me. Credo anche che tutto cio' di cui ho bisogno mi venga dato al momento giusto e nel posto giusto. Quando qualcosa mi va male, inizio subito a pensare: "Va tutto bene, tutto e' sotto controllo. E' una lezione, un'esperienza che superero' e che mi portera' al benessere. Respira. Va bene". Cerco di fare il possibile per tranquillizzarmi e, a tale scopo, razionalizzo quanto succede, riflettendo su ogni dettaglio. Cio' puo' richiedere molto tempo; tuttavia, molto spesso i fatti che appaiono inizialmente come una catastrofe si rivelano in seguito molto meno gravi o, addirittura, positivi. Ogni evento e' un'occasione per apprendere. La mattina, a mezzogiorno e la sera dialogo con me stessa ripetendomi affermazioni positive; mi esercito a volere bene a me e agli altri. Il mio amore si irradia costantemente; quello che faccio ora e' molto di piu' di quello che facevo sei mesi o un anno fa. E so anche che, fra un anno, la mia coscienza e il mio cuore avranno fatto ulteriori progressi e che quello che penso di me stessa risulta vero: per questo motivo penso sempre a cose meravigliose. Un tempo non lo facevo; ora, tuttavia, sono cresciuta e continuo a lavorare su me stessa. Credo nella meditazione: per me meditare significa sedersi e arrestare il dialogo con noi stessi in modo da poter ascoltare la nostra saggezza. Quando medito chiudo di solito gli occhi, inspiro profondamente e mi chiedo: "Che cosa ho bisogno di sapere?" Mi siedo ed ascolto. In alternativa, mi domando:"Che cosa ho bisogno di imparare?" o, anche," Qual' e' la lezione che devo trarre da cio' ?" Talora riteniamo di dover risolvere ogni caso nella vita e, viceversa dobbiamo solo imparare qualcosa da quello che succede. Quando iniziai le meditazioni, per le prime tre settimane ebbi cefalee violente: questa pratica mi era del tutto nuova e non certo familiare. Ciononostante, perseverai e le cefalee scomparvero. Se, meditando, ci troviamo ad affrontare una considerevole negativita', significa probabilmente che cosi' deve essere: quando ci tranquillizziamo, essa affiora gradatamente in superficie. In questa fase non bisogna fare altro che liberarla. Non combattiamola mai: continuiamo a farla affiorare il piu' a lungo possibile. Se, meditando, ci addormentiamo, non ci sono problemi: e' infatti importante lasciare fare al corpo quello che desidera in modo che, con il tempo, trovi un suo equilibrio. Riprogrammare i pensieri negativi e' una tecnica molto efficace, a tale scopo e' utile registrare un nastro incidendo la nostra voce, le nostre affermazioni, ed ascoltarlo andando a letto. L'effetto ottenuto e' straordinario poiche' riascoltiamo la nostra voce e potrebbe esserlo ancora di piu' se, al posto di quest'ultima, registrassimo la voce di nostra madre mentre afferma che siamo persone meravigliose e che ci vuole molto bene. Preparato il nastro, e' bene rilassarsi prima di iniziare la programmazione; alcuni iniziano dalle dita dei piedi procedendo verso il capo contraendosi, dapprima, per poi rilassarsi. Al di la' della tecnica utilizzata, e' importante liberarsi di ogni tensione sfogando le emozioni e ponendosi in uno stato di disponibilita' e ricettivita'. Quanto piu' rilassati siamo, tanto piu' facilmente riceveremo le nuove informazioni; e' inoltre opportuno ricordare che siamo sempre responsabili e sicuri. E' meraviglioso ascoltare i nastri, leggere i libri che aiutano ad acquisire la consapevolezza di se stessi e a fare affermazioni positive. Ma che cosa facciamo nelle altre 23 ore e 30 minuti della giornata? Ed e' questo che conta; conta se,dopo la meditazione, corriamo al lavoro e litighiamo con il collega. La meditazione e le affermazioni sono ottime, ma anche quello che facciamo negli altri momenti della nostra vita ha la sua importanza. *Consideriamo i dubbi come un monito amichevole* Mi viene chiesto spesso se determinate affermazioni sono corrette o scorrette o se hanno veramente effetto. Vorrei che il dubbio venisse considerato sotto una luce diversa da quella in cui abitualmente lo recepiamo: credo, infatti, che l'inconscio risieda nell'area del plesso solare del corpo da cui originano i sentimenti istintivi. Quando accade qualcosa all'improvviso non sentiamo forse immediatamente una stretta a livello addominale? In questa sede assimiliamo e accumuliamo le sensazioni. Fin da quando eravamo bambini messaggi, azioni, esperienze e affermazioni si sono raccolti nell'area del plesso solare. A mio avviso, e' come se esistessero piccoli messaggeri che, quando pensiamo o facciamo un'esperienza, entrano in tale area e schedano quanto avvenuto nell'archivio adeguato. Molti di noi hanno archivi denominati: "Non sono all'altezza. Non ce la faro' mai. Non agisco nel modo corretto", dai quali sono letteralmente schiacciati. Se, all'improvviso, affermano: "Sono una persona meravigliosa e mi voglio bene", i messaggeri raccolgono l'affermazione esclamando: "Che cos'e'? Dove la schediamo? Non ne abbiamo mai raccolte di simili!" I messaggeri la classificano quindi come Dubbio. "Dubbio! Vieni qui e valuta quello che succede!" Ed il Dubbio raccoglie il messaggio chiedendo alla mente conscia: "Che cos'e'? Hai sempre detto cose diverse." A livello cosciente possiamo reagire in due modi dicendo: "Oh, hai ragione, sono terribile, scusami, mi sono sbagliato" e ritornando alle nostre vecchie affermazioni, oppure: "E' un messaggio nuovo. Di quelli vecchi non ho piu' bisogno." E' importante, in questi casi, dire al Dubbio di aprire un nuovo archivio perche' arriveranno presto altri nuovi messaggi e imparare a trattarlo come un amico, non come un nemico, ringraziandolo per il suo operato. Non importa quello che facciamo su questo pianeta, non importa se siamo presidenti di una banca o lavapiatti, casalinghe o marinai: ognuno di noi ha infatti una saggezza interiore correlata alla Verita' Universale. Quando siamo disposti a guardare dentro noi stessi e a porci domande semplici come:"Che cosa mi puo' insegnare questa esperienza?", otteniamo certo risposta. Molti pero' sono cosi' affaccendati a correre di qua e di la', creando la soap opera che sostituisce la loro vita che non sono capaci di prestare ascolto a nulla. Non permettiamo che la nostra energia venga imbrigliata nelle concezioni altrui di giusto e sbagliato: gli altri hanno infatti il potere su di noi solo quando glielo permettiamo noi, fatto questo che avviene presso numerose culture. Le donne lo cedono agli uomini quando affermano che: "Mio marito non me lo permette." Cosi' facendo, ci imprigioniamo in una condizione in cui non possiamo agire se non dopo aver ricevuto l'autorizzazoine altrui. Quanto piu' e' aperta la nostra mentalita', tanto piu' pronti siamo ad apprendere, crescere e cambiare. Una paziente mi rivelo' un giorno che, quando si era sposata, aveva un atteggiamento consenziente perche' cosi' era stata educata a comportarsi; ebbe bisogno di anni per capire che tale atteggiamento l'aveva relegata a una condizione di prigionia. Incolpava tutti, suo marito, le cognate, scaricando su di loro i suoi problemi; decise di divorziare e, nonostante cio', continuo' a biasimare il marito per tutto quello che, nella vita non le andava bene. Solo dopo dieci anni riusci' a ristrutturare gli schemi mentali riacquistando, in tal modo, la sua energia. Con il senno di poi si rese conto che era lei responsabile per non aver mai detto o fatto nulla per cambiare la sua vita; non il marito o le cognate. Questi ultimi erano solamente lo specchio del suo stato interiore, della sua inettitudine. Non dobbiamo mai cedere la nostra energia, nemmeno in base a quanto leggiamo; ricordo di aver letto, tempo fa, alcuni articoli di una rivista molto famosa di cui conoscevo a sufficienza gli argomenti. La trattazione dei problemi era, a mio avviso, completamente fuorviante: da quel momento in poi la rivista perse ogni credibilita' per me e smisi di leggerla per numerosi anni. Noi abbiamo il potere decisionale: non dobbiamo mai pensare che, perche' qualcosa e' stato scritto e pubblicato, sia sempre vero. Il predicatore Terry Cole-Whittaker scrisse un libro stupendo intitolato "Quello che pensi di me, non mi riguarda". E' vero: quello che pensi di me non mi riguarda, riguarda solo te. Dopotutto, quello che pensiamo degli altri scaturisce da noi stessi sotto forma di vibrazioni e ritorna a noi. Quando abbiamo un'illuminazione, quando diveniamo coscienti di quello che facciamo, possiamo iniziare a cambiare la nostra esistenza. La vita e' veramente pronta per noi, dobbiamo solo chiedere, dirle quello che desideriamo e consentirle di offrirci ogni cosa buona. LOUISE L. HAY IL POTERE E' IN TE AMORE, GIOIA, SERENITA'. SCOPRILI DENTRO DI TE PER VIVERE IN PERFETTA ARMONIA