Solo con te

Post N° 38


Mediglia Il 22enne è stato trovato sull’impalcatura nel cortile di casa Tragico gesto di un 22enne barista Il paese attonito si chiede il perché Mediglia Il filo di un’antenna avvolto al collo. Il cappio calato dall’impalcatura sulla facciata della casa dei genitori. Il corpo senza vita di Santino A. è stato ritrovato ieri, intorno alle 5.30 in via Alfieri a Mombretto. Inutili i tentativi dei sanitari del “118” che hanno tentato di rianimarlo, mentre sul posto giungeva la gazzella dei carabinieri della compagnia di San Donato. Ma non si è potuto fare altro che constatare il decesso del giovane, appena 22 anni, e un lavoro da barista oltre a qualche esperienza nella carpenteria al fianco del padre. Una tragica fine che non sembra per il momento avere un perché. Un gesto inspiegabile per i vicini di casa, gli amici, la gente di Mombretto. Santino era un bravo ragazzo, tranquillo, senza problemi con la famiglia senza le complicazioni alle spalle che spesso catturano i giovani. I carabinieri lo hanno trovato riverso a terra nel cortile di casa, privo di vita. Secondo una possibile ricostruzione dei fatti lui stesso avrebbe preparato il capestro artigianale sfilando il cavo dell’antenna. L’avrebbe fissato all’impalcatura che era stata posata intorno alla villetta di via Alfieri a Mombretto, che doveva servire a costruire un piano rialzato, e si è calato giù di colpo. Sembra che del fatto si siano accorti i vicini di casa. Stando a quanto riferito i vicini sarebbero usciti per recarsi al lavoro: visto il corpo del ragazzo hanno avvertito la mamma, che spalancata la finestra si è trovata di fronte alla tragedia. Un gesto, quello del 22enne, che ha lasciato nello sconforto più assoluto la famiglia: i genitori (lui carpentiere, lei operatrice ecologica) e la sorella, erano disperati accanto alla salma che è stata portata alla camera mortuaria dell’ospedale di Melegnano. La notizia ha fatto presto il giro della frazione. E sembra che un uomo proprio la notte di ieri, poche ore prima dell’accaduto, avesse visto intorno alle 2.30 il ragazzo: Santino era solo, seduto sul marciapiede davanti a casa sua, il volto probabilmente preoccupato. Non si sa quale spettro fosse balenato nella sua mente e se stesse proprio in quel momento macchinando il suicidio. Il fatto certo è che questo giovane ha lasciato un vuoto nella piccola comunità di Mombretto, ma anche a Pantigliate, località che spesso frequentava, e a Paullo dove usciva con qualche amico.Buon viaggio, caro amico... il tuo ricordo sarà sempre vivo nel mio cuore... saluta Stefano, Pino e il mio caro Nonnino... Ti vorrò per sempre un casino di bene...Con affetto..Mary