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Creato da: raffaelladiega il 14/06/2013
blog sulla Madonna e sul Santo Rosario

 

 

Pensiero su Maria

Post n°74 pubblicato il 15 Ottobre 2013 da raffaelladiega

"Beata perché hai creduto!". Maria è beata per la sua fede in Dio, per la sua fede,
perché lo sguardo del suo cuore è sempre stato fisso su Dio,
sul Figlio di Dio che ha portato in grembo e ha contemplato sulla Croce


(Papa Francesco)

 
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Il Silenzio di Maria

Post n°73 pubblicato il 25 Settembre 2013 da raffaelladiega

L'importanza del conservare le labbra chiuse, che si toccano l'un l'altro, ci è insegnato anche dalla sillaba sacra indiana om. L'ultima lettera di questa sillaba richiede che le labbra si chiudano a salvaguardare ciò che non è ancora manifestato.

Il silenzio di Maria non è assenza di parole, ma riserva di parole ed eventi futuri non ancora manifestati. Maria porta in sé il mistero del non ancora accaduto.

Nei Vangeli Maria parla solo sei volte e - tranne nel caso del Magnificat - si tratta di frasi brevissime, mozziconi di parole. È la settima la sua maggiore dichiarazione, cioè quella custodita nel suo silenzio. Ce lo ricorda una filosofa e psico-analista belga, Luce Irigaray, con queste righe che mettono in scena l'annunciazione di Maria, affidata a due sue frasi simili a un soffio: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?... Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola!».

Il resto è silenzio ed è in quello spazio tacito che si colloca lo spirito generatore. Come scrive ancora Irigaray, «partorire un bambino divino significa portare alla luce una nuova epoca della storia dell'umanità».

Dobbiamo, allora, imparare la grammatica del silenzio, una lingua difficile, tipica della fede: "mistica" e "mistero" derivano, infatti, dal verbo greco myein che, per essere pronunciato, costringe a chiudere le labbra - come accade per la sillaba sacra indiana om - e che significa appunto «tacere».

Il silenzio è la lingua ultima degli innamorati veri che raggiungono l'apice della loro eloquenza quando tacciono e si guardano negli occhi. La contemplazione silenziosa è anche l'anima della spiritualità alta. Chiudiamo, perciò, più spesso le labbra, impedendo un flusso vano di chiacchiere per salvaguardare la ricchezza che è in noi e che non dev'essere svelata in modo sguaiato e scomposto.

Gianfranco Ravasi

 

 
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Pensiero su Maria

Post n°72 pubblicato il 25 Settembre 2013 da raffaelladiega

Maria infiori e profumi la tua anima di sempre nuove virtù e ponga la sua mano materna sul tuo capo. Tieniti sempre più stretta alla Mamma celeste, perché essa è il mare attraverso cui si raggiungono i lidi degli splendori eterni nel regno dell'aurora (PPio).

 
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Pensiero mariano

Post n°71 pubblicato il 24 Settembre 2013 da raffaelladiega

SAN MASSIMILIANO M. KOLBE O.F.M

"Figlioli cari, amate l'Immacolata, amatela e vi farà felici... Non a tutti è dato comprendere l'Immacolata...ciò si può ottenere solo per mezzo della preghiera...solamente lo Spirito Santo può dare la grazia di conoscere la sua Sposa a chi vuole e quando vuole".
Si tratta quindi di una grande grazia, di una grazia di privilegio che si ottiene con la preghiera e con una devozione tutta particolare allo Spirito Santo. È un mistero che alle anime predilette da Dio è dato comprendere, sia pure in piccola parte, ma non spiegare. Si gusta e se ne vive. Difficilmente si riesce a comunicarlo. Vissuto soddisfa, spiegato non soddisfa. È un tesoro così trasparente e cristallino che sfugge agli occhi dei superficiali e dei profani.
Il travaglio e, più ancora, il tormento dato dal desiderio di formulare una esauriente risposta alla tanto attesa domanda di Nicodemo, ispirano le pagine di questa Prima Parte del lavoro.

 
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«Maria, cattedrale del silenzio».

Post n°70 pubblicato il 24 Settembre 2013 da raffaelladiega

«Maria, cattedrale del silenzio».

Tra gli appellativi più splendidi che la pietà popolare, la poesia dei santi e la dottrina dei teologi hanno dedicato alla Madonna, ne ho scoperto uno di una bellezza incredibile: «Maria, cattedrale del silenzio».
Mi sembra di vedere, prima di varcarne la soglia, scolpita nel bronzo dei portali, l'immagine di lei, dolcissima, col dito sulle labbra, i cui occhi di madre implorano perché non venga turbato il sonno del figlio.
E un simbolo eloquente per noi, devastati dal frastuono e alla ricerca disperata di un'ecologia acustica che ci preservi dalla dissociazione.
Solo il silenzio fascia di fecondità le opere e i giorni dell'uomo. E solo nel silenzio maturano le crescite della vita: la conversione, l'amore, il sacrificio.
Maria, nel cui grembo la Parola di Dio ha preso carne, ci impedisca di trasformare, magari con la complicità di una festa, questa basilica stupenda della vita da cattedrale del silenzio in piazza da mercato dei nostri sterili rumori.

Tonino Bello

 

 
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Pensiero mariano

Post n°69 pubblicato il 23 Settembre 2013 da raffaelladiega

"La Vergine fu la prima "Dama della Carità". Ma prima di esserlo si svuotò completamente di se stessa e si offrì come Serva del Signore".

MADRE TERESA DI CALCUTA

 
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Pensiero mariano

Post n°68 pubblicato il 21 Settembre 2013 da raffaelladiega

O Maria coltiva in noi il fiore
della gratuità e della gratitudine,
perché anche la nostra vita sia una lieta offerta,
gradita a Dio e agli uomini.


(Suor Anna Maria Canopi)

 
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Pensiero mariano

Post n°67 pubblicato il 20 Settembre 2013 da raffaelladiega

Colui che ama,
invoca e onora Maria,
è sicuro della sua salvezza.


( M. Maria Candida dell'Eucaristia)

 
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Pensiero mariano

Post n°66 pubblicato il 17 Settembre 2013 da raffaelladiega

Madre Teresa di Calcutta

"Quanto abbiamo da imparare dalla Madonna! Era così umile perché era tutta votata a Dio. Era piena di grazia e si servì di questo potere eccezionale che era dentro di Lei: la grazia di Dio".

 

 
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Maria, tu non hai chiesto nulla di più

Post n°65 pubblicato il 17 Settembre 2013 da raffaelladiega

Maria, tu non hai chiesto nulla di più
(Santa Teresa del Bambino Gesù)
Io so bene, o Vergine piena di grazia,
che a Nazaret tu sei vissuta poveramente,
senza chiedere nulla di più.
Né estasi, né miracoli, né altri fatti straordinari
abbellirono la tua vita, o Regina degli eletti.
Il numero degli umili, dei «piccoli»,
è assai grande sulla terra: essi possono
alzare gli occhi verso di te senza alcun timore.
Tu sei la madre incomparabile che cammina
con loro per la strada comune,
per guidarli al cielo.
O Madre diletta, in questo duro esilio
io voglio vivere sempre con te
e seguirti ogni giorno.
Mi tuffo rapita
nella tua contemplazione e scopro
gli abissi di amore del tuo cuore.
Tutti i miei timori svaniscono
sotto il tuo sguardo materno
che mi insegna a piangere e a gioire.

 
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Guarda la stella, invoca Maria

Post n°64 pubblicato il 17 Settembre 2013 da raffaelladiega

Guarda la stella, invoca Maria

O tu che nell'instabilità continua della vita presente
t'accorgi di essere sballottato tra le tempeste
senza punto sicuro dove appoggiarti,
tieni ben fisso lo sguardo al fulgore di questa stella
se non vuoi essere travolto dalla bufera.


Se insorgono i venti delle tentazioni
e se vai a sbattere contro gli scogli delle tribolazioni,
guarda la stella, invoca Maria!


Se i flutti dell'orgoglio, dell'ambizione,
della calunnia e dell'invidia
ti spingono di qua e di là, guarda la stella, invoca Maria!


Se l'ira, l'avarizia, l'edonismo
squassano la navicella della tua anima,
volgi il pensiero a Maria!


Se turbato per l'enormità dei tuoi peccati,
confuso per le brutture della tua coscienza,
spaventato al terribile pensiero del giudizio,
stai per precipitare nel baratro della tristezza,
e nell'abisso della disperazione, pensa a Maria!


Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità,
pensa a Maria, invoca Maria!


Maria sia sempre sulla tua bocca e nel tuo cuore.
E per ottenere la sua intercessione, segui i suoi esempi.


Se la segui non ti smarrerai,
se la preghi non perderai la speranza,
se pensi a lei non sbaglierai.
Sostenuto da lei non cadrai,
difeso da lei non temerai,
con la sua guida non ti stancherai,
con la sua benevolenza giungerai a destinazione.


S. Bernardo

 

 
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Maria, dono dell'Amore di Dio

Post n°63 pubblicato il 15 Settembre 2013 da raffaelladiega

Maria, dono dell'Amore di Dio

 

Maria! Quanti Cristiani invocano ogni momento questo dolcissimo Nome! E quanto questo nome assomiglia a "Mamma"! Chi non sente amore per lei, chi non è mariano, non può dirsi veramente cristiano, perché il Mistero di Maria Vergine e Madre è strettamente legato al mistero della nascita, morte e resurrezione di Gesù: possiamo affermare con certezza che senza Maria non ci sarebbe stato Gesù (non lo stesso Gesù, almeno).

 

Perché? Perché non poteva incarnarsi (ricevere la forma umana) in una donna meno pura, meno pia e meno coraggiosa: sarebbe stato un profanare la Sua stessa divinità! Maria SS., infatti fu concepita senza peccato proprio perché fosse il "Tabernacolo" che doveva accogliere, per opera dello Spirito Santo, il Salvatore.

E se da un lato questo è forse il più grande privilegio concesso ad una creatura dal suo Creatore, dall'altro dovette essere una prova ben più impegnativa di quante ne debba affrontare normalmente qualsiasi altro essere umano: perché l'essere senza peccato non l'aveva privata del Suo libero arbitrio, e della possibilità quindi di essere indotta in tentazione e di peccare, cosa che avrebbe vanificato totalmente il Piano di Dio su di Lei.

 

E non ci vuole una grande immaginazione per capire che contro di Lei il maligno deve aver sferrato ogni sorta di attacco e utilizzata tutta la sua forza di seduzione, pur di evitare che l'umanità potesse accogliere il suo Redentore. Ma Maria SS., rimase senza peccato come era stata concepita, soprattutto per la Fede e per l'amore che coltivava nel Suo cuore per il Padre Celeste; dalle Sue parole, da quel canto sgorgatole direttamente dal cuore ("Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente...") possiamo renderci conto di quanto fossero grandi l'una e l'altro.

 

Non meno grande dovette essere il Suo coraggio, inconcepibile in una donna della sua epoca, perché benchè giovanissima non esitò ad affrontare il giudizio della gente e del Suo promesso sposo Giuseppe, il rischio di dover trascorrere il resto della Sua vita da mendicante, in una società che emarginava le donne nubili e vedove (immaginatevi le ragazze-madri!), pur di rispondere al progetto che l'Onnipotente aveva su di Lei; Lei che fu madre dolcissima e tenerissima di un Bimbo che aveva solo una cosa diversa dagli altri bambini: era Dio!

 

E quanto amore per Lei, e quanta Fede in Giuseppe, Suo sposo! Giuseppe che non era un vecchio cadente come viene tante volte raffigurato, ma un uomo nel pieno del suo vigore e saldo in quel patto di castità che già lo legava alla sua promessa sposa (lo sappiamo dalla domanda che Maria fece a Gabriele Arcangelo: "Come può accadere ciò, se non conosco uomo?", parole altrimenti senza senso dette da una donna che stava per sposarsi), prima capace di credere all'incredibile, poi padre attento e premuroso, pronto ad affrontare malignità e pericoli per difendere la famiglia affidatagli dalla Sapienza di Dio.

 

Insieme accettarono con semplicità ciò che avrebbe fatto impazzire qualsiasi altro essere umano... Maria accettò di dover confrontarsi giorno per giorno con questa incredibile realtà, scoprendo da sola ciò che l'Arcangelo Gabriele non le aveva preannunciato, meditando "tutte queste cose nel Suo cuore". E, con un coraggio ancora più grande, e con una fede che trova riscontro solo in Abramo, prima di Lei, accettò il destino tragico che attendeva quel Bimbo e che l'avrebbe vista un giorno piangere ai piedi di una croce.

 

Ai Piedi di quella croce dove venne investita del ruolo di Mamma dell'umanità. Quanto poco, a volte si riflette sulle parole di Gesù in quel momento... "Giovanni, ecco tua madre": Ecco chi è la Mamma dei puri di cuore, chi è la Mamma dei semplici, chi è la Mamma di quanti accolgono e divulgano la Parola di Dio! "Madre, ecco tuo figlio": ecco quei puri, quei semplici, quelli che collaborano con tutta l'anima, con tutto il corpo, con tutto il cuore all'avvento del Regno di Dio, ecco i figli che si affidano a Maria!

Non che gli altri siano meno cari al Suo cuore: Lei, al pari di ogni buona mamma terrena, che ama tutti i suoi figli, buoni o cattivi che siano, e forse un pò di più proprio quelli che la fanno disperare, quelli che le danno le più grandi preoccupazioni, perdona sempre i figli che non l'amano, che a volte le arrecano tante offese: attende che il loro cuore duro si sciolga, invoca per loro Gesù e il Padre Onnipotente perché ottengano misericordia.

 

E siccome tanti cuori sono veramente duri e ostinati nel peccato, lontani dalla fede e dalla preghiera, non esita ad apparire nei luoghi più svariati, alle persone più umili, che pone come lampade, che non brillano di luce propria, ad indicare ai fratelli la via del pentimento e della conversione; non esita, dai luoghi dove appare, ad impetrare ed ottenere grazie spirituali e materiali dalla SS. Trinità; quanti, in questi luoghi di preghiera, autentiche vasche ricolme di Spirito Santo, ritrovano la salute del corpo e dell'anima, la strada della preghiera, e ritornano alla S. Madre Chiesa, ai Sacramenti della Riconciliazione e dell'Eucaristia; quanti, immersi in una realtà tanto diversa da quella quotidiana, scoprono il vero significato delle parole di Gesù: "Amatevi gli uni con gli altri COME IO vi ho amati".

 

E' tale l'amore della nostra Mamma Celeste per tutti noi, che probabilmente, quando Gesù deciderà di tornare (e non ci sarà più tempo, neanche per dire: "Signore, pietà!"), Lei potrebbe decidere di manifestarsi casa per casa... in un estremo tentativo, un'ultima offerta di salvezza! E se non le fosse concesso? Perché rischiare di perderci per l'Eternità? Perché farla piangere ancora? Perché non corriamo adesso, subito, tra le Sue braccia?

Questo è solo una goccia nel mare delle cose belle che si possono dire di Maria: e pensare che qualcuno dice che era una donna come tante... Poveri fratelli, che si privano così della Mamma!

 

 
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Un Ponte tra DIO e l'umanità: MARIA!

Post n°62 pubblicato il 15 Settembre 2013 da raffaelladiega

Un Ponte tra DIO e l'umanità: MARIA!

Perché la Madonna appare sempre più spesso e in tanti luoghi?


Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre Nell'istante stesso in cui puniva l'umanità' disobbediente, cacciando dal "Paradiso Terrestre" Adamo ed Eva, DIO PADRE, nella Sua infinita misericordia, formulava un progetto divino per salvare la stessa umanità che Egli aveva creato con Infinito Amore e che ora si trovava costretto, Suo malgrado, a punire lasciandola in balìa di se stessa e libera di scegliere la strada da seguire: la Via del Bene o la Via del Male!
Il Progetto divino è rivelato dalle stesse scritture, quando cacciando Adamo ed Eva Dio si rivolge al serpente preannunciandogli che avrebbe posto inimicizia tra lui e la DONNA, rivelando in queste parole già tutto il Piano divino: DIO avrebbe donato all'umanità la Sua Creatura più bella, la più pura, la più docile, la più sublime: Maria!

Maria SS., il volto dell' AmoreA Lei avrebbe affidato il compito di salvare gli uomini di buona volontà, a Lei il compito di riconoscere il nemico e sconfiggerlo, poiché egli avrebbe temuto il Suo sguardo, già sapeva il Buon DIO quanto sarebbe stato subdolo e perfido il nemico, come avrebbe circuito gli uomini ignari e sprovveduti di fronte alla sua astuzia: Maria no, Ella sarebbe stata in grado di riconoscere ogni subdola trama del nemico proprio grazie al Suo Candore, a Lei, quindi, e solo a Lei Dio avrebbe potuto affidare un compito così importante: difendere l'umanità, strappandola dagli artigli della bestia e riconducendola a Lui santificata e purificata, degna di riprendere, quindi, possesso
del REGNO DI PACE, che gli era stato sottratto per colpa del peccato originale!Gesù Salvatore del mondo
E Lei, la diletta del Padre, obbedisce: accetta di essere strumento nelle mani di Dio, si mette al Suo servizio! Lei, l'umile Serva,ancora fanciulla immacolata e pura, risponde al Padre: Sia fatta la Tua volontà!
Da quel momento Maria si abbandona completamente nelle mani del Padre, ignorando il Suo doloroso futuro; da quel momento Maria comincia ad assolvere il Suo compito: salvare l'umanità!
Ella, infatti, partorisce il Figlio Divino, che, facendo anch'Egli parte del progetto di Dio, porterà agli uomini la "BUONA NOVELLA" riaccendendo nei loro cuori la speranza di una nuova possibilità di salvezza!

Gesù stesso avrà il compito di istruire gli uomini a vivere secondo la volontà del Padre Suo, ed alla fine sarà immolato quale Sacrificio Perfetto, l'unico, ormai, in grado di riparare l'offesa fatta a Dio; ed in un ultimo ed estremo atto di amore, Egli oltre alla Sua vita dona agli uomini SUA MADRE! La dichiara infatti Madre di tutta l'umanità, ben sapendo quanto sarebbe stato arduo e doloroso tale incarico!
Ma Maria ancora una volta accetta la volontà di Dio ed accoglie gli uomini con tutto il Suo immenso Amore di MAMMA.

Gesù, la Passione, Morte e la ResurrezioneDa quel momento la nostra Mamma non ha smesso un istante di vegliarci, di difenderci,di guidarci sulla retta via,di salvaguardarci dagli attacchi del maligno.
Dopo la Sua Assunzione ai Cieli, ha incominciato ad apparire agli uomini (con una frequenza sempre maggiore nel trascorrere dei secoli) invitandoli alla preghiera e ad accostarsi sempre ai Sacramenti, esortandoli a non allontanarsi dalla retta via ed a temere il Signore.
A parte le più famose apparizioni, Lourdes e Fatima, sono molteplici i luoghi in cui si è manifestata a noi poveri mortali. Unico Suo scopo: radunare i suoi figli per salvarli! Ella, nelle varie apparizioni,ha richiamato a Se milioni di fedeli, che, convertitisi, hanno condotto a Lei altri figli, aumentando, così, il beneficio delle Sue apparizioni.

Maria SS. di MedjugorieNel corso dei secoli, la nostra Mamma Celeste, si è mostrata a noi sempre più spesso con un unico grande scopo: preparare gli uomini al RITORNO DI SUO FIGLIO GESU' ED ALL'AVVENTO DEL REGNO DI PACE! Solo quando Gesù avrà preso possesso del Regno, Dio completerà l'Antico Progetto di salvezza dell'umanità, e sarà stato possibile solo grazie ad un Umile Fanciulla, che non ebbe timore di rispondere SI al Padre che le affidava un così arduo compito! Ella continua ad apparire agli uomini sempre più spesso, mettendoli ben in guardia contro le lusinghe del maligno ed invitandoli ad una subitanea conversione dei cuori, poiché, ormai, manca poco tempo al Compimento dell'Era di Pace! Ella nelle Sue ultime apparizioni ci ripete che ormai c'è poco tempo, dobbiamo affrettarci alla vera conversione poiché si avvicina il tempo in cui Gesù tornerà sulla terra per costituire il REGNO DI PACE nella Nuova GERUSALEMME!

Se leggessimo attentamente le Sacre Scritture, ci accorgeremmo che i tempi prestabiliti da Dio, sono i nostri giorni! Parlando agli Apostoli sulla Parusia, Gesù dà ampi riferimenti a tutto ciò che sarebbe accaduto prima del suo ritorno, ed anche il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto spessissimo riferimenti al ritorno di Gesù, anzi, benché in età avanzata, stanco ed ammalato, ha girato instancabilmente il mondo per annunciare all'umanità intera la Buona Novella. Egli si é affidato completamente all'amore della nostra MAMMA CELESTE che lo ha guidato per mano lungo i sentieri bui e tortuosi della terra, perché tutto fosse pronto, ed all'improvviso si vedrà apparire nel cielo quel segno che ci annuncerà il ritorno di Gesù, ultima occasione di conversione per l'umanità, dopo di che LUI tornerà e non ci sarà neanche il tempo per dire: SIGNORE, PIETA'!


Ma quando Gesù tornerà, Maria quante anime sarà riuscita a radunare? Speriamo, tantissime, se non addirittura tutte; Ella continua ad apparire nei più remoti angoli della terra per radunare tutti i suoi Figli e condurli così nella Nuova GERUSALEMME (cfr. Apocalisse di S. Giovanni). E solo allora, quando cioè Maria sarà riuscita a richiamare tutti i Suoi figli, e ad accompagnarli all'incontro con Gesù Vittorioso che verrà a riprendere nella Gloria il possesso del Suo Regno, Ella avrà completato il suo compito di PONTE TRA DIO E L'UOMO e potrà abbracciare raggiante di gioia e sfolgorante di Gloria tutti i figli che a LEI si saranno affidati!

 

 
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Maria icona della sollecitudine.

Post n°61 pubblicato il 14 Settembre 2013 da raffaelladiega

Maria icona della sollecitudine.


Santa Maria, madre tenera e forte, nostra compagna di viaggio sulle strade della vita, ogni volta che contempliamo le cose grandi che l'Onnipotente ha fatto in te, proviamo una così viva malinconia per le nostre lentezze, che sentiamo il bisogno di allungare il passo per camminarti vicino.

Asseconda, pertanto, il nostro desiderio di prenderti per mano, e accelera le nostre cadenze di camminatori un po' stanchi. Divenuti anche noi pellegrini nella fede, non solo contemplandoti quale icona della sollecitudine umana verso coloro che si trovano nel bisogno, raggiungeremo in fretta la «città» recandole gli stessi frutti di gioia che tu portasti un giorno a Elisabetta lontana.


Tonino Bello

 

 
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Pensiero mariano

Post n°60 pubblicato il 14 Settembre 2013 da raffaelladiega

Maria è l'anima orante della chiesa;
e poiché dove c'è Maria, c'è lo Spirito,
nella Chiesa c'è in atto una incessante pentecoste
che costruisce la Chiesa.


(Anna Maria Canopi)

 
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Maria, Vergine dell’ascolto

Post n°59 pubblicato il 14 Settembre 2013 da raffaelladiega

Maria, Vergine dell'ascolto,

tu sei il Silenzio
in cui è risuonata per noi l'eterna Parola della vita:
aiutaci ad essere uditori del Verbo, docile e silenzioso
terreno dell'Avvento.

Madre del Figlio nella carne, tu sei l'immagine
tutta bella e irradiante
del puro amore del Padre:
ottienici il dono
della carità,
che ci faccia nel tempo costruttori d'eterno.

Tu sei la Sposa, icona d'alleanza,
arca in cui il cielo s'è unito alla terra:
chiedi per noi il dono dello Spirito,
che sia caparra della vita futura e ci renda
operatori di giustizia e di pace
nel tempo presente.


Bruno Forte

 

 

 
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Pensiero mariano

Post n°58 pubblicato il 12 Settembre 2013 da raffaelladiega

Maria Santissima è veramente la mistica scala per la quale
è disceso il Figlio di Dio sulla terra e per cui salgono gli uomini al cielo.
(Sant' Agostino)

 
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Pensiero mariano

Post n°57 pubblicato il 12 Settembre 2013 da raffaelladiega

Maria come una buona madre ci è vicina,
perché non perdiamo mai il coraggio
di fronte alle avversità della vita,
di fronte alla nostra debolezza,
di fronte ai nostri peccati:
ci dà forza, ci indica il cammino di suo Figlio.

(Papa Francesco)

 
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Significato del Nome di Maria

Post n°56 pubblicato il 12 Settembre 2013 da raffaelladiega

da SANTIEBEATI
Nella storia dell'esegesi ci sono state diverse interpretazioni del significato del nome di Maria: 1) "AMAREZZA" questo significato e` stato dato da alcuni rabbini: fanno derivare il nome MIRYAM dalla radice MRR = in ebraico "essere amaro". Questi rabbini sotengono che Maria, sorella di Mose`, fu chiamata cosi` perche', quando nacque, il Faraone comincio` a rendere amara la vita degli Israeliti , e prese la decisione di uccidere i bambini ebrei.

Questa interpretazione puo` essere accettata da noi Cristiani pensando quanto dolore e quanta amarezza ha patito Maria nel corredimerci: [Lam. 1,12] Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'e` un dolore simile al mio dolore...

Inoltre il diavolo, di cui il Faraone e` figura, fa guerra alla stirpe della donna, rendendo amara la vita ai veri devoti di Maria, che, per altro, nulla temono, protetti dalla loro Regina.
2) "MAESTRA E SIGNORA DEL MARE" Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. Maestra-Signora) + YAM (= mare): come Maria, la sorella di Mose`, fu maestra delle donne ebree nel passaggio del Mar Rosso e Maestra nel canto di Vittoria (cf Es 15,20), cosi` "Maria e` la Maestra e la Signora del mare di questo secolo, che Ella ci fa attraversare conducendoci al cielo" (S.Ambrogio, Exhort. ad Virgines)

Altri autori antichi che suggeriscono questa interpretazione: Filone, S. Girolamo, S. Epifanio.
Questo parallelo tipologico tra Maria sorella di Mose` e Maria, madre di Dio, e` ripreso da Ps. Agostino, che chiama Maria "tympanistria nostra" (Maria sorella di Mose` e la suonatrice di timpano degli Ebrei, Maria SS. e` la tympanistria nostra, cioe` dei Cristiani: il cantico di Mose` del N.T sarebbe il Magnificat, cantato appunto da Maria: questa interpretazione e` sostenuta oggi dal P. Le Deaut, uno dei piu` grandi conoscitori delle letteratura tergumica ed ebraica in genere: secondo questo autore, S. Luca avrebbe fatto volontariamente questo parallelismo.
3) "ILLUMINATRICE, STELLA DEL MARE" Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da: prefisso nominale (o participiale) M + 'OR (ebr.= luce) + YAM (= mare): Cosi` S. Gregorio Taumaturgo, S. Isidoro, S. Girolamo (insieme alla precedente)

Alcuni autori ritengono che S. Girolamo in realta` non abbia interpretato il nome come "stella del mare", ma come "stilla maris", cioè: goccia del mare.

La presenza della radice di "mare" nel nome di Maria, ha suggerito diverse interpretazioni e/paragoni di Maria con il "mare":

Pietro di Celles (+1183) Maria = "mare di grazie": di qui Montfort riprende: "Dio Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare, ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria" (Vera Devozione, 23).

Qohelet 1,7: "tutti i fiumi entrano nel mare"; S. Bonaventura sostiene che tutte le grazie (= tutti i fiumi) che hanno avuto gli angeli, gli apostoli, i martiri, i confessori, le vergini, sono "confluite" in Maria, il mare di grazie.

S. Brigida: "ecco perche` il nome di Maria e` soave per gli angeli e terribile per i demoni"
Ave maris stella, Dei Mater alma, atque semper virgo, felix coeli porta...

Questo inno sembra una meditazione sul nome di Maria, in rapporto a Maria sorella di Mosè:
"Ave maris stella" (cf significato 3); "Dei Mater ALMA atque semper virgo": Maria, sorella di Mose`, viene chiamata in Es 2,8, `ALMAH = "vergine" e, etimologicamente "nascosta"; "felix coeli porta", cioe` "maestra del mare" di questo secolo che Ella ci fa attraversare (cf. significato 2)

4) PIOGGIA STAGIONALE Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. PRIMA PIOGGIA STAGIONALE) Maria e` considerata come Colei che manda dal cielo una "pioggia di grazia" e "pioggia di grazia essa stessa".

Questa interpretazione, che C. A Lapide attribuisce a Pagninus, viene in parte ripresa da S. Luigi di Montfort nella Preghiera Infuocata: commentando Ps. 67:10 "pluviam voluntariam elevasti Deus, hereditatem tuam laborantem tu confortasti" (Una pioggia abbondante o Dio mettesti da parte per la tua eredita`), il Montfort dice: "[P.I. 20] Che cos'e`, Signore, questa pioggia abbondante che hai separata e scelta per rinvigorire la tua eredita` esausta? Non sono forse questi santi missionari, figli di Maria tua sposa, che tu devi scegliere e radunare per il bene della tua Chiesa cosi` indebolita e macchiata dai peccati dei suoi figli?"

Maria, pioggia di grazie, formera` e mandera` sulla terra una pioggia di missionari
5) ALTEZZA Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MAROM (ebr. ALTEZZA, EXCELSIS): questa ipotesi e` sostenuta, tra gli antichi dal Caninius, e, tra i moderni, da VOGT, soprattutto in base alle recenti scoperte dei testi ugaritici, che hanno permesso la comprensione di molte radici ebraiche.

Luca 1:78 per viscera misericordiae Dei nostri in quibus visitavit nos oriens EX ALTO
questo versetto, in base al testo greco e alla retroversione in ebraico, puo` essere tradotto:
ci ha visitati dall'alto un sole che sorge: Cristo e` il sole che sorge che viene dall'alto (il Padre) oppure ci ha visitati un sole che sorge "dall'alto" = da Maria


Di tutti queste ipotesi, qual e` quella giusta? forse la Provvidenza ci ha lasciato nel dubbio perche' nel nome di Maria possiamo trovare nel contempo tutti i significati che l'analogia della fede ci suggerisce. Don Alfredo Morselli

 

 
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Il decalogo di Benedetto XVI sul Rosario

Post n°55 pubblicato il 08 Settembre 2013 da raffaelladiega
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Il decalogo di Benedetto XVI sul Rosario
Da due discorsi pronunciati è nato un meraviglioso decalogo che mette in luce la straordinaria preghiera del Rosario che la tradizione della Chiesa ha definito 'breviario del popolo'...

Il Rosario è uno dei segni più eloquenti dell'amore. Il Rosario è memoria viva della storia della salvezza. Recitare il Rosario è porre, come Maria, Gesù nel proprio cuore.

Papa Benedetto ha voluto iniziare e concludere il mese di maggio - appena trascorso - con la recita e la meditazione dei misteri del Rosario.

L'ha iniziato, sabato 3 maggio, nella Patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore, primo Santuario mariano, dove si venera l'icona di Maria Salus populi romani e l'ha concluso, con straordinaria partecipazione di popolo, in Piazza S. Pietro, sabato 31 maggio.

Dai due discorsi pronunciati in queste circostanze ne è nato un meraviglioso decalogo che mette in luce la straordinaria preghiera del Rosario che la tradizione della Chiesa ha definito "breviario del popolo".

1. Il Santo Rosario non è una pratica del passato come orazione di altri tempi a cui pensare con nostalgia. Al contrario, il rosario sta sperimentando una nuova primavera.

2. Il Rosario sta invece conoscendo quasi una nuova primavera. Questo è senz'altro uno dei segni più eloquenti dell'amore che le giovani generazioni nutrono per Gesù e per la Madre sua Maria.

3. Nel mondo attuale così dispersivo, questa preghiera aiuta a porre Cristo al centro, come faceva la Vergine, che meditava interiormente tutto ciò che si diceva del suo Figlio, e poi quello che Egli faceva e diceva.

4. Quando si recita il Rosario si rivivono i momenti importanti e significativi della storia della salvezza; si ripercorrono le varie tappe della missione di Cristo.

5. Con Maria si orienta il cuore al mistero di Gesù. Si mette Cristo al centro della nostra vita, del nostro tempo, delle nostre città, mediante la contemplazione e la meditazione dei suoi santi misteri di gioia, di luce, di dolore e di gloria

6. Ci aiuti Maria ad accogliere in noi la grazia che promana da questi misteri, affinché attraverso di noi possa "irrigare" la società, a partire dalle relazioni quotidiane, e purificarla da tante forze negative aprendola alla novità di Dio.

7. Il Rosario, quando è pregato in modo autentico, non meccanico e superficiale ma profondo, reca infatti pace e riconciliazione. Contiene in sé la potenza risanatrice del Nome santissimo di Gesù, invocato con fede e con amore al centro di ogni Ave Maria.

8. Il Rosario, quando non è meccanica ripetizione di formule tradizionali, è una meditazione biblica che ci fa ripercorrere gli eventi della vita del Signore in compagnia della Beata Vergine, conservandoli, come Lei, nel nostro cuore.

9. Ora, che termina il mese, non cessi questa buona abitudine; anzi prosegua con ancor maggiore impegno, affinché, alla scuola di Maria, la lampada della fede brilli sempre più nel cuore dei cristiani e nelle loro case.

10. Nella recita del Santo Rosario vi affido le intenzioni più urgenti del mio ministero, le necessità della Chiesa, i grandi problemi dell'umanità: la pace nel mondo, l'unità dei cristiani, il dialogo fra tutte le culture.

 

 
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