NOMADISTORY

1980/1981


Il 1980 non iniziò nel migliore dei modi. A parte la risoluzione (consensuale) del contratto che legava i NOMADI alla EMI, ci fu una crisi generale del disco e molte case discografiche preferirono investire meno su artisti affermati, per presentare qualcosa di nuovo che desse uno scossone al mercato discografico. La EMI in segno di riconoscimento e ringraziamento di un rapporto durato quindici anni, raccolse alcuni successi usciti fra il 1968 e il 1975 e li pubblicò nell’album “I NOMADI” che comprendeva i seguenti brani: Dio è morto – Mai come lei nessuna – Come potete giudicar – Noi non ci saremo – So che mi perdonerai – Un pugno di sabbia – Io vagabondo – L’auto corre lontano, ma io corro da te – Ho difeso il mio amore – Vai via cosa vuoi.Intanto il rapporto con i fans e con il pubblico che accorreva sempre più numeroso ad ogni concerto, portò il gruppo ad allungare la durata delle esibizioni; a Beppe e Dodo continuavano ad arrivare nuovi testi proposti da giovani autori; ne arrivarono talmente tanti che già agli inizi del 1981 c'era materiale a sufficienza per un nuovo LP, anzi, bisognava praticare una selezione per realizzare il nuovo album. Non avendo più vincoli con la casa discografica, i Nomadi crearono una loro etichetta musicale e cominciarono a lavorare per la realizzazione del nuovo album. La registrazione dei pezzi e la realizzazione della copertina avvenne nello studio di Umberto Maggi (alias Umbi.) Quando tutto era pronto, i NOMADI rilasciarono alcune interviste per annunciare la pubblicazione del disco, ma qualche giorno prima di avviare l’operazione definitiva, i NOMADI furono contattati dalla CGD che apprezzò i pezzi realizzati e decise di ingaggiare il gruppo, e così nel 1981 esce l’album “SEMPRENOMADI” con l’etichetta CGD. Da questo momento il titolo del disco diventerà il motto del PopoloNomade.