Réclame toujours

LavoroConLoro-Pride-Parte II


Se una cosa è talmente ovvia perché parlarne? Il fatto è che ciò che può essere ovvio per alcuni (spero moltissimi), non lo è per altri. Ho scritto di Terry e Filly per testimoniare una storia d’amore, però, c’è sempre un però in quello che scrivo. Storie d’amore che durano 25 anni e più, sono talmente rare che sono da osservare da lontano, sfiorandole solo con il pensiero, come si fa con il fiore più delicato o come la farfalla più bella che, se fosse toccata, perderebbe dalle ali molta polvere di stelle. Terry e Filly sono due persone molto fortunate perché nessuno ha toccato, invasivamente, la loro storia: Terry viene da una famiglia potente e, anche se il suo rapporto con Filly non è stato accettato di buon grado dai familiari, trattasi, comunque, di persone che fanno fronte unico pubblicamente e quindi, Terry, qui, nel suo territorio, è un intoccabile. Anche la famiglia di Filly è molto conosciuta e quindi, idem come sopra. Tengo un attimo a sottolineare che il mio “potente” non significa, assolutamente, che la famiglia abbia in qualche modo a che fare con la malavita o simili. Detto ciò, pare evidente che, loro due, hanno potuto portare avanti la loro storia, senza indebite interferenze discriminatorie esterne per cui, come in qualsiasi altra storia d’amore che è durata tanto, sono stati solo il loro amore, l’impegno costante etc… a farla durare. Ritorniamo al mio però iniziale: quante coppie gay possono dirsi altrettanto fortunate? Quante coppie gay possono vivere, come cosa ovvia il loro amore? Gli episodi di omofobia [dal greco“homos”(stesso-medesimo)e“fobos”(paura)]:  sono sempre più frequenti: io li accomuno agli episodi di violenza, sempre più frequenti, nei confronti delle donne.  Io osservo, penso e giungo a delle conclusioni: poi, semmai mi pongo il problema di andare a guardare se esistono bibliografie riguardo a ciò che è stato il mio pensiero, per confrontarlo con quello di altri… Faccio cioè un percorso inverso: prima formulo una mia teoria sulle cose, cercando di fare in modo che il mio pensiero sia scevro da condizionamenti e, poi, semmai, cerco conforto al di fuori della mia mente. Ho riflettuto, nei miei non pochi anni, sul perché di una violenza legata principalmente al sesso. La mia teoria che cerca conforto in voi, in questo luogo, è questa:”Il macho ha sempre più paura di perdere la sua posizione di predominio ed esercita questo tipo di violenza perché, in realtà, il predominio già l’ha perso dentro di sé. Chi è forte, o si sente tale, non ha bisogno di prevaricare. Il macho che prevarica, picchia, violenta e uccide tutto ciò che è femminile è un macho che vede il suo testosterone scivolare via giorno dopo giorno e, non fa altro, che voler uccidere la parte femminile di sé, cercando di esorcizzare, con questo tipo di azioni la paura, vera ho presunta, che ha di perdere la sua virilità”. Questa la mia teoria. Successivamente ho fatto delle ricerche, il risultato delle quali, magari, emergerà nei commenti: però adesso quello che vorrei è l’espressione del libero pensiero, riguardo questo argomento, di coloro che mi leggono(credo meno dei 25 lettori del Manzoni).   
Aggiornamenti per immagini in :http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/alemanno-placido/1.htmlhttp://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/gay-manifestazione/1.html