Cielo e Terra Parliamo al singolare
Notte di febbraio Almeno stavolta"Quando eravamo cielo e terra... E tu di me la mia metà In ogni dubbio e in ogni verità Quando avevamo la stessa pelle... La stessa luce nel corpo e nell'anima... Perché tutto questo è gia di ieri ormai ""Prima o poi dovrò imparare a non amare più così E ridare terra e mare ai miei nervi fragili...... prima o poi Asciugherò le mie ferite con il fuoco di un falò E mi sentirò felice della vita che farò.. prima o poi Non qui, non purtroppo con te ... Non qui, non adesso perché Perché non basta stare insieme ... Per dire che va bene Che un altro ci appartiene ancora si Ormai, parliamo al singolare ... E mi fa troppo male Perché eri parte di me ...""Scaldami ed io poi farò lo stesso, prendimi io sono indifeso adesso... Come un'illusione dopo fiumi di rancore tu sei dentro quella vita che vorrei... Splendida visione in un deserto di dolore..." "...di rimanermi ostile non serve a te, nè a me non ti voglio interrogare, rinfacciarti quel che fai io piuttosto sto cercando chi eravamo noi..." Ps. E' davvero fatica vederla in rosa la vita quando si è giù e ti manca qualcosa o qualcuno, un grigino sarebbe già qualcosa in più del nero...Dubbi, rimpianti, rimorsi ostacolano il rinnovamento e ci incutono paura di nuovi errori e nuovi abbandoni, ci rivoltano come un calzino, instillano in noi insicurezze che non avevamo quando si era in due in sintonia... Andare avanti si può, si deve, prima di tutto a noi stessi. Il periodo di elaborazione "del lutto" è lungo e faticoso, si può inciampare ma ci si deve rialzare in un'ottica positiva..."Non può piovere per sempre"... Tutto serve.. Quel che non ammazza, fortifica...Eva