Somewhere in time...

Lo specchio dell'anima


Lo specchio  nell'antichità era usato per osservare il cielo ed il movimento degli astri, la sua superficie riflettente era  il supporto su cui appariva  la vastità del mondo, ma anche la sua "verità" e questo aspetto di "verità" unito alle qualità di purezza, sincerità, conoscenza  e sapienza, è presente in ogni cultura.  Gli specchi magici dei racconti e delle favole sono il mezzo che consente  di raggiungere non solo la realtà dei fatti, ma anche la realtà del cuore, dei sentimenti, della coscienza.  Il fine dello specchio è quindi l'illuminazione, il vedere al di là delle apparenze, la saggezza, poichè lo specchio,  riflette anche la luce divina, l'intellligenza creatrice, la manifestazione dello spirito. In quest'ambito rientra  la concezione di anima come specchio, formulata da Platone, secondo  la quale l'anima riflette bellezza o bruttezza a seconda dell'orientamento dell'individuo e nella misura in cui si volge verso l'uno o verso l'altra. Lo specchio più antico è l'acqua e quindi il simbolismo dello specchio partecipa
anche di quello acqueo che riflette la realtà del cielo, dell'universo, e pure di quello della luna che riceve e rimanda la luce del sole, e questo dualismo acqua-cielo, luna-sole viene mantenuto e riproposto nello specchio-realtà del Se'.  Nei sogni lo specchio è scoperta di se', consapevolezza, introspezione. E' uno strumento prezioso attraverso cui  il sognatore arriva a scorgere ciò che nella situazione contingente è importante o ciò che deve  considerare di se stesso. Se lo specchio può, in taluni casi, mostrare un eccessivo concentrarsi su di se', egocentrismo ed anche autoerotismo, nella maggior parte dei casi sembra rappresentare la ricerca interiore ed  il bisogno di analisi. Così il vedersi diversi nello specchio dei sogni, può collegarsi alla necessità di 
prendere contatto con una sfaccettatura della propria  personalità che si sta manifestando.  Vedersi brutti, sgradevoli, avere una percezione angosciante dell'immagine intravista, testimonia  una mancata accettazione di se', una sofferenza che sta emergendo.  Trovarsi davanti ad uno specchio e non riuscire a scorgere la propria immagine  è segnale di una  "cecità" di fronte a qualche aspetto di se' o di fronte a qualche situazione intima.  Rompere uno specchio volontariamente può correlarsi alla cocciutaggine, al non volere prendere atto dei propri errori, ed anche all'agire impulsivo, mentre trovarlo già rotto può indicare l'incapacità di creare un contatto reale con se stessi, o l' impossibilità, per cause esterne, di fermarsi a meditare su di se'.Da Guide SuperEva.*******Ps. Quante volte ciascuno di noi davanti allo specchio non Guarda solamente ma Vede? Quanto della nostra immagine mentale troviamo riflessa nella realtà? Quanti Noi diversi esistono? Tante domande affollano la mia testa su questo argomento.Mi capita ogni tanto, anzi spesso (eh si sono vanitosa), di specchiarmi ovunque io mi trovi quasi a cercare una continua conferma di Me, che esisto, che sono Bella, Piacente e Curata, ma soprattutto cerco quanto di me quello specchio rifletta realmente. E a volte mi accorgo di non trovare l'immagine che mi aspetto, non mi ci ritrovo in quella immagine, quasi fossi una sconosciuta, o una Me che in quel momento non mi piace e non mi "rispecchia", cosi come certi atteggiamenti che a volte mi trovo ad adottare, cosciente o meno, per compiacere gli altri o perchè la situazione lo impone, per evitare i giudizi della gente. E tutto questo mi fa pensare che a volte è fatica essere sè stessi, le situazioni sono varie e tocca conformarsi ed omologarsi nel momento che entriamo in relazione con altre persone. A volte succede anche di temere che il genuino manifestare dei vero Io possa venire frainteso o non capito o non accettato o addirittura che spiazzi e spaventi gli altri; da qui la necessità di vestire una maschera. Il web forse è lo sfogo di quello che dal vivo non riusciamo a svelare di Noi, nemmeno davanti allo specchio e qui cercano conforto e confronto. Riflettendoci seriamente, quanti di noi non son stati sfiorati dall' idea di barattere la propria esistenza con quella di qualcun altro, magari invidiandone i successi, oppure barattare la propria esistenza con un quadro in stile Dorian Gray, che trattenga e nasconda il brutto di noi, potendo cosi mostrare agli altri, e a noi stessi davanti allo specchio una parte più gradevole e positiva? Forse di questo si tratta: specchiarsi e trovare sè stessi, nel bene e nel male. Accettarsi così come si è.Il discorso è assai lungo...aspetto di sentire la vostra... ;) Kiss, Eva